IL CASO

Saldo degli espropri BreBeMi
All'incasso 110 milioni di euro

di Cinzia Reboni
Accordo su risorse finanziarie e quotazioni dei  terreni agricoli. Da Roncadelle a Travagliato beneficiati oltre cento proprietari
Una delle manifestazioni di protesta degli espropriati BreBeMi
Una delle manifestazioni di protesta degli espropriati BreBeMi
Una delle manifestazioni di protesta degli espropriati BreBeMi
Una delle manifestazioni di protesta degli espropriati BreBeMi

Stavolta non è l'ennesimo miraggio. Gli agricoltori espropriati dalla BreBeMi non sono mai stati così vicini ad incassare il saldo degli indennizzi. La società autostradale e il general contractor Bbm hanno siglato ieri un accordo sull'«individuazione dei termini e delle modalità per assicurare la copertura finanziaria delle procedure di esproprio relative alla realizzazione della A35». Al netto del lessico tecnico dell'accordo, significa che non ci saranno più scappatoie per il versamento degli indennizzi ritardati. L'intesa colma anche il vulnus normativo di una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito la non applicabilità delle tabelle dei valori agricoli medi stabilite dalle apposite Commissioni Provinciali. In sostanza, i terreni degli agricoltori vanno pagati sulla scorta delle quotazioni di mercato. BreBeMi, quindi, ha deciso di rompere gli indugi per non penalizzare oltre i privati.«COMPLESSIVAMENTE, in provincia di Brescia la liquidazione coinvolge più di un centinaio di proprietari - spiega il presidente di BreBeMi, Francesco Bettoni -. Il general contractor nei prossimi giorni dovrà contattare i privati che vantano crediti. Solo il 2% deve ancora fissare il corrispettivo dell'indennizzo, il 98% infatti aveva già concordato la cifra, e di questi l'80% circa ha già riscosso un acconto e deve ricevere soltanto il saldo del 20% della cifra spettante. Bbm - conclude Bettoni - dovrà procedere affinchè tutte le operazioni necessarie vadano a buon fine, compreso il trasferimento definitivo dei terreni dai proprietari agricoli a BreBeMi».La costruzione della A35 ha richiesto l'occupazione di 9,7 milioni di metri quadri di terreno, corrispondenti ad oltre il 95% circa del tracciato autostradale. Di questi, 6,2 milioni di metri quadri riguardano espropri, 1,1 milioni di metri quadri asservimenti per la ricollocazione di elettrodotti, gasdotti e altre reti tecnologiche. Infine, 2,4 milioni di metri quadri sono occupazioni temporanee per le attività di cantiere, siti cioè che verranno restituiti alla fine dei lavori nelle originarie condizioni. Complessivamente sono state interessate circa 1.500 aziende proprietarie e circa 250 affittuari.LA LIQUIDAZIONE in corso «copre» le province di Bergamo, Cremona, Lodi, Milano e, nel bresciano, oltre al capoluogo, riguarda anche Castegnato, Cazzago, Chiari, Cologne, Gussago. Ospitaletto, Roncadelle, Rovato, Travagliato e Urago d'Oglio. Una partita da 205 milioni di euro complessivi. Per quanto riguarda la parte residua, sono disponibili ulteriori 110 milioni di euro per chiudere definitivamente ogni questione.«Finalmente anche l'annosa vicenda BreBeMi sembra essere arrivata ad un epilogo positivo - è il commento del presidente di Coldiretti, Ettore Prandini -. Ci siamo schierati al fianco dei nostri associati fin dall'inizio, saremo con loro fino a quando non sarà scritta la parola fine, senza dimenticarci che la vicenda ha generato danni importanti, diretti e indiretti, alle imprese agricole e al territorio in generale». IL CASO ERA DIVENTATO anche politico, come dimostra la mozione presentata ieri in Regione dal Movimento 5 Stelle sulle presunte criticità legate agli espropri BreBeMi. I grillini hanno bollato la A35 «un'inutile colata di cemento». La Lega Nord a questo proposito è stata lapidaria. «L'accordo fra BreBeMi e Bbm rende inutile la mozione del M5S - ha affermato Roberto Anelli consigliere del Carroccio che solo dopo gli emendamenti sugli espropri ha votato la mozione approvata all'unanimità -. L'A35 ha ridotto il tempo di percorrenza tra Brescia, Bergamo e Milano, abbattendo sensibilmente l'inquinamento ambientale».o

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