«Senza luce
e strisce, è una
strada a rischio»

di M.PAS.
La Sp 79 dove martedì sera è stato ucciso l’anziano pensionatoBeniamino Cappelletti
La Sp 79 dove martedì sera è stato ucciso l’anziano pensionatoBeniamino Cappelletti
La Sp 79 dove martedì sera è stato ucciso l’anziano pensionatoBeniamino Cappelletti
La Sp 79 dove martedì sera è stato ucciso l’anziano pensionatoBeniamino Cappelletti

La morte di Beniamino Cappelletti, 75 anni, travolto e ucciso martedì sera a Mondalino di Sabbio Chiese, accende la polemica sulla sicurezza del tratto di provinciale davanti alla Sala del commiato Gabusi&Zani aperta da un anno dove la vittima si era recata in visita ad un defunto. Cappelletti è stato travolto mentre attraversava per raggiungere il parcheggio dall’altra parte della carreggiata. Un tratto molto pericoloso, dalla rotonda di Pregastine di Preseglie fin alle due brevi gallerie di Sabbio Chiese, un lungo rettilineo con solo un paio di semicurve, e questo invita molti a correre. Non c’è poi l’illuminazione, nemmeno esistono le strisce pedonali, risulta così difficile scorgere qualcuno. In quel tratto gli incidenti non si contano più, spesso con conseguenze mortali. E dall’apertura della Sala del commiato gli attraversamenti dei pedoni sono cresciuti Ma che fare per ridurre la pericolosità evidenziata dalla tragedia di martedì sera? «Serve un’adeguata illuminazione che rischiari anche la strada dove si accede alla Sala del commiato. E serve anche - protesta il sindaco Onorio Luscia - un attraversamento pedonale. C’è da vedere a chi compete, se ai privati che lì svolgono l’attività o alla Provincia, titolare della strada. Ma di sicuro, vista la pericolosità, servono interventi urgenti a tutela dei cittadini di Sabbio ma anche di chiunque altro passi di lì». Alla Sala del commiato da Sabbio ci si arriva anche da una stradina senza pericoli, seppur stretta. È la strada del Mondalino che prosegue fino al vicino Caseificio Sociale Valsabbino da dove ci si può immettere sulla provinciale 79 verso Sabbio, cosa non consentita davanti alla Sala del commiato. Da lì si può uscire solo diretti a Odolo. Queste indicazioni ben le conoscono i sabbiensi, che ne fanno uso. Ma sono quasi sconosciute ai tanti non di Sabbio che, da quando c’è la Sala del commiato, arrivano lì: «Quel che voglio dire - conclude il sindaco - è che l’attuale situazione di pericolo venga subito sanata, e che l’area sia messa in sicurezza. Le strisce pedonali e soprattutto, un’illuminazione adeguata possono bastare». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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