Sequestra
la ex in cantina,
arrestato 20enne

di Paola Buizza
  Sono stati i militari del Radiomobile di Verolanuova a intervenire
Sono stati i militari del Radiomobile di Verolanuova a intervenire
  Sono stati i militari del Radiomobile di Verolanuova a intervenire
Sono stati i militari del Radiomobile di Verolanuova a intervenire

L’ha rinchiusa in cantina pensando di farle cambiare idea, sperando di recuperare un rapporto ormai logorato dalla violenza, dall’ossessività. Tre ore di prigionia iniziate con gli schiaffi e terminate nel silenzio. Credeva che lei stesse riflettendo. Non sapeva, invece, che la ex fidanzata stava chiamando i carabinieri per chiedere aiuto. È una storia intrisa di amore e violenza, ma anche di complicità e solitudine quella che arriva dalla Bassa Bresciana e che vede protagonisti due ventenni bresciani - lui di origini sudamericane - legati da una simbiosi pericolosa. I due si conoscono nel 2016, e scatta la scintilla. Dal corteggiamento nasce l’amore e l’intesa. Hanno molto in comune, soprattutto il difficile rapporto con i genitori. Un contrasto famigliare che li porta ad avvicinarsi sempre di più, a crearsi un proprio mondo. La cantina stretta e inospitale, posta sotto l’abitazione del ragazzo, diventa la sintesi perfetta di «due cuori e una capanna»: lo stereo, un divanetto...quanto serve a creare intimità. Ma l’idillio dura poco. Il rapporto presto si incrina e il carattere possessivo del ragazzo ha il sopravvento: diventa ossessivo e inizia a picchiare. Nel settembre del 2017 il fatto più grave e la giovane finisce all’ospedale di Manerbio per delle contusioni: 15 giorni di prognosi. Il limite è stato superato, non denuncia il fidanzato, ma decide di lasciarlo. Non sa che quello è solo l’inizio di una persecuzione senza fine. Il giovane non accetta la rottura e la perseguita con continue richieste d’incontro e facendosi trovare nei luoghi frequentati dalla ex. Ma lei non ritorna sulle sue decisioni. Entrambe le famiglie restano all’oscuro di tutto.

L’11 DICEMBRE il ragazzo - con precedenti per reati contro il patrimonio - compie il passo più grave: attende la ex fuori da casa, la obbliga a salire in auto, la porta nella cantina e le chiede di tornare assieme. La giovane rifiuta, e lui la picchia. Poi chiude la porta e se ne va. Sono le 17 del pomeriggio. Dimentica, però, di privare la ex fidanzata del cellulare. E lei lo usa, mettendosi in contatto con i carabinieri di Verolanuova che capiscono immediatamente la gravità della situazione, pronta a degenerare. Su indicazione della giovane i militari del Radiomobile raggiungono la palazzina e lì, fuori dalla cantina, trovano il ragazzo. Sono circa le 21 quando la porta si apre e l’incubo finisce. La ragazza, in buone condizioni ma ovviamente scossa per l’accaduto, viene portata a casa. E il fidanzato, ormai ex, finisce in manette. Sequestro di persona l’accusa. Ora è ai domiciliari.

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