Sversamento di fluidi
tossici. Malori fra gli
abitanti di Coniolo

di Riccardo Caffi
Lo stabilimento della ex officina Olivari Meccanica di Coniolo
Lo stabilimento della ex officina Olivari Meccanica di Coniolo
Lo stabilimento della ex officina Olivari Meccanica di Coniolo
Lo stabilimento della ex officina Olivari Meccanica di Coniolo

Tanfo, aria irrespirabile, irritazioni alla gola e agli occhi, prurito addirittura svenimenti. I mille abitanti della frazione Coniolo di Orzinuovi sono stati improvvisamente catapultati indietro di dieci anni quando, martedì sera, tutto il borgo è stato investito da una cappa maleodorante penetrata nelle abitazioni anche se porte e finestre erano sbarrate. Gli anziani e i bambini, ma anche le persone alle prese con patologie respiratorie, hanno accusato dei malesseri, caratterizzati dagli stessi sintomi che negli anni scorsi avevano tormentato la popolazione.

ALL’ORIGINE dei miasmi ci sarebbe lo sversamento accidentale dei solventi contenuto in uno dei fusti da tempo abbandonati nell’area dell’of -ficina della ex Olivari Meccanica, in via Mameli, alla periferia nord della frazione. Si tratta di una fabbrica abbandonata, che produceva silos in vetroresina e che, dopo aver chiuso i battenti nel 2007, è finita sotto sequestro. L’impianto è stato recentemente messo all’asta e ha trovato un nuovo acquirente.

MARTEDÌ sono state notate per la prima volta alcune persone al lavoro nel piazzale dell’edificio e già nel pomeriggio gli abitanti delle case più vicine avrebbero cominciato ad avvertire puzza e ad accusare mal di gola, ma solo verso sera, quando i miasmi si sono diffusi, penetrando in tutte le vie e i cortili, gli abitanti si sono resi conto che la fonte dell’inquinamento era nell’ex officina meccanica. È stato avvertito il sindaco Andrea Ratti, che è corso sul posto e ha subito allertato i Vigili del fuoco di Orzinuovi, l’Arpa, l’Asl. I tecnici hanno verificato che, forse a causa dei lavori svolti nel corso della giornata, uno dei fusti di solvente, da anni abbandonati nel piazzale, aveva ceduto e si era aperto lasciando defluire la sostanza, che provocava disturbi agli abitanti. Nessuno ha avuto bisogno di ricorrere alle cure del pronto soccorso, ma nel piazzale rimane stoccata una bomba ecologica che va al più presto disinnescata. Con il supporto di un nucleo speciale giunto da Brescia, i Vigili del fuoco hanno provveduto a tamponare lo sversamento di solvente ricoprendolo con uno spesso strato di sabbia, per prevenire pericolo di incendio.

Ora il primo obiettivo di Comune, Asl, Arpa è la bonifica dell’area della Olivari Meccanica. L’officina di Coniolo aveva iniziato la produzione di silos in vetroresina nell’ inverno 2004. Quasi subito gli abitanti della frazione notavano con preoccupazione l’aumento di malesseri che addebitavano agli odori sgradevoli emessi dalla attività della Olivari ed avevano dato vita al Comitato di salute pubblica per portare la situazione all’attenzione del sindaco e del Consiglio comunale. Nel 2007 il primo cittadino Roberto Faustinelli aveva fatto sospendere l’attività lavorativa dell’officina, che all’epoca era insediata in un capannone nella zona residenziale, ma il Tar aveva sospeso l’ordinanza, cogliendo di sorpresa gli abitanti di Coniolo rimasti ostaggio del tanfo fino alla cessata attività dell’azienda.

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