Tanti auguri Giulio Mezzane abbraccia il decano da record

Per spegnere tutte quelle candeline sarebbe servito un mantice, per cui il soffio di Giulio Comini è stato simbolico. Concretissimo, invece, il grande traguardo raggiunto ieri dal grande anziano di Calvisano che ha doppiato la boa dei 105 anni. Un’età che in questo caso è ancora più straordinaria considerando come il signor Comini, uno degli uomini più anziani dell’intera provincia, trascorre le sue giornate: nella sua casa di Mezzane si occupa di dare da mangiare alle galline, annaffiare l’orto nei mesi estivi, affilare coltelli e forbici e giocare con i pronipoti. Ogni giorno, tra l’altro, il super nonno, all’anagrafe Omerino, legge Bresciaoggi e altri quotidiani, per tenersi aggiornato sulle vicende politiche e di cronaca. LA SUA VITA è stata segnata anche da lunghe fasi di sofferenza. Per esempio dalla parentesi buia della chiamata alle armi nel mezzo dell’ultima guerra, dal 1939 al 16 settembre del 1943, senza dimenticare i sacrifici e le fatiche nei campi nel dopoguerra per garantire un sostentamento alla propria famiglia. Nato nel 1913 proprio a Mezzane, dove ha sempre vissuto, stranamente figlio unico in una famiglia di contadini, l’ultracentenario è rimasto orfano a soli due anni: il padre Luigi Comini era morto in combattimento il 24 ottobre 1915 a San Michele del Carso, nella Prima guerra mondiale. Oggi, però, quei tempi sono lontanissimi, e il decano di Calvisano vive in compagnia dei suoi familiari: la figlia Mariagostina, il genero Marino e il nipote Isaia non si stancano di offrirgli tutta l’attenzione che merita. •