«Tradizioni e valori
rafforzano la comunità»

 Prime comunioni e Cresime: la cerimonia si è svolta nei giorni scorsi
Prime comunioni e Cresime: la cerimonia si è svolta nei giorni scorsi
 Prime comunioni e Cresime: la cerimonia si è svolta nei giorni scorsi
Prime comunioni e Cresime: la cerimonia si è svolta nei giorni scorsi

Don Diego Ruggeri guida la parrocchia di Mezzane di Calvisano dal 2003. I suoi primi cinque anni di ministero sacerdotale, dal 1992 al 1997, li ha trascorsi a Botticino Mattina e il successivo lustro come curato a Edolo. Dal 2002 al 2003 ha rivestito lo stesso incarico a Montirone.

DON DIEGO DESCRIVE la sua comunità come un’«isola» autonoma e autosufficiente all’interno della realtà amministrativa del Comune di Calvisano e delle sue frazioni.

«Esiste una forte identità comunitaria mezzanese – sostiene don Diego Ruggeri – che viene gelosamente custodita dalla popolazione. Tradizioni che si perpetuano da decenni sono mantenute e rinnovate sempre con slancio e grande partecipazione da tutti. Mezzane è una realtà ancora legata alle tradizioni agricole e l’appuntamento della Festa del ringraziamento e della benedizione delle stalle in occasione di Sant’Antonio sono ancora molto sentite. Tuttavia – continua il parroco – anche da noi, come nel resto delle parrocchie, la pratica religiosa è in declino. Sui circa 1000 abitanti solo un 30% frequenta stabilmente la messa domenicale. La percentuale è comunque leggermente superiore rispetto alla media diocesana».

NEL CONTESTO di questo quadro religioso-sociale un ruolo strategico è attribuito al centro giovanile, soprattutto per quanto attiene alla catechesi dei ragazzi e all’aggregazione delle famiglie.

«Le strutture offerte dall’oratorio sono più che sufficienti a rispondere alle esigenze di Mezzane - osserva don Diego Ruggeri -: forse i miei predecessori si attendevano uno sviluppo demografico superiore a quanto è avvenuto e hanno abbondato con gli spazi. Ci sono ad esempio - osserva il parroco - otto aule per gli incontri, un salone con bar, oltre a un altro salone con una capienza di 60 posti. All’esterno c’è il parco giochi attrezzato e il campo di calcio con illuminazione e spogliatoi. La struttura ospita anche l’attività sportiva della squadra di calcio che partecipa al campionato del Csi. Siamo molto orgogliosi anche del gruppo teatrale Divertiteatro” che, ogni anno propone uno spettacolo particolarmente apprezzato dalla popolazione».

Gli spazi sono calibrati alla loro funzione. «Le aule sono utilizzate dai bambini, dalla prima elementare alla prima media, cioè quelli che frequentano il cammino dell’Iniziazione cristiana verso i sacramenti della Cresima e dell’Eucarestia. I ragazzi sono una cinquantina, seguiti e formati da dodici catechisti. La formazione – spiega don Diego – si tiene la domenica mattina prima della messa. Anche per i genitori si propongono degli incontri che, a loro volta, sono gestiti da animatori. La partecipazione è buona. Le strutture esterne, come è ben comprensibile, servono per lo sport e le attività ludiche e di aggregazione».

QUALI SONO le manifestazioni più importanti? «Per noi ha molta importanza la festa patronale in ottobre, in onore di San Dionigi Areopagita, tanto coinvolgente e partecipata. Festeggiamo Santa Lucia e ci divertiamo un mondo con lo Zecchino d’oro durante le vacanze natalizie - spiega il parroco. Ma poi, seguendo il calendario liturgico, organizziamo la festa di San Giovanni Bosco, la “festa della Vecchia” e il carnevale prima della ricorrenza delle Ceneri. Durante l’estate proponiamo il Grest. Si tratta di tre settimane scandite da giochi e passeggiate nelle nostre campagne. Sono coinvolti circa 60 ragazzi e una decina di animatori». Così don Diego ha trasformato un piccolo oratorio in una grande opportunità d’incontro.G.M.B.

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