Travolto da 700
chili di ferro,
mattina di paura

di Valerio Morabito
L’ingresso della fabbrica teatro del terribile incidente
L’ingresso della fabbrica teatro del terribile incidente
L’ingresso della fabbrica teatro del terribile incidente
L’ingresso della fabbrica teatro del terribile incidente

Settecento chili di metallo che rotolano sul piede di un operaio sono un’immagine mostruosa; assolutamente reale però, purtroppo, per il dipendente delle Acciaierie di Calvisano che ieri per questo ci ha rimesso il piede sinistro, amputato in ospedale dopo il terribile incidente. La vittima è un 48enne di origine sarda ma residente a Serle che è stato travolto da una «billetta», un lingotto cilindrico. È successo poco prima delle 7.15, e a farne le spese è stato un dipendente addetto alla etichettatura dei blocchi metallici destinati alle lavorazioni che stava lavorando nel settore di stoccaggio dell’azienda. Forse per una cattiva sistemazione del carico, il blocco è scivolato dal mucchio, e le urla terribili del ferito hanno fatto accorrere gli altri lavoratori e messo in moto la macchina dei soccorsi. In via Kennedy è arrivata prima un’ambulanza, ma poco dopo il 48enne è stato portato con l’elicottero nell’ospedale San Gerardo di Monza: nella tarda mattinata di ieri è stato sottoposto a un intervento chirurgico, e purtroppo i medici hanno dovuto amputargli il piede.

I MEDICI non si sbilanciano sulle condizioni del lavoratore: la prognosi è riservata, anche se non sarebbe in pericolo di vita. La ricostruzione dell’infortunio è affidata ai carabinieri di Calvisano e ai tecnici del settore Medicina del lavoro dell’Ats di Brescia, i quali hanno effettuato un sopralluogo per accertare se al momento dell’incidente fossero in atto tutte le misure di sicurezza. Non è la prima volta che in questa azienda della Bassa si verifica un grave incidente. L’ultimo episodio era avvenuto a gennaio, quando un operaio 58enne di Lonato addetto alla manutenzione della vasca di colata era stato colpito da una potente fiammata riportando gravi ustioni sul 70% del corpo. Adesso il caso dello schiacciamento, che ha spinto la Rsu e i sindacati di categoria Fiom, Fim e Uilm a proclamare uno sciopero iniziato ieri col turno di notte e che proseguirà oggi per tutta la giornata, per ricordare che «nel mondo del lavoro italiano siamo ben lontani da ciò che dovrebbe essere la normalità: un lavoro sicuro».

Suggerimenti