«Un incidente annunciato
alla luce di turni di lavoro
sempre più insostenibili»

«Il nostro collega aveva spiegato in mattinata di non sentirsi bene, ma per spirito di servizio ha deciso ugualmente di mettersi alla guida del pullman. Del resto non abbiamo quasi mai le riserve pronte a partire in modo da evitare di sopprimere la corsa». A parlare è Nicola Caletti, rappresentante sindacale aziendale dei Cobas della Saia che parla apertamente di «incidente annunciato». All’origine dell’uscita di strada dell’autobus c’è stato un malore del conducente che dopo essere svenuto ha perso il controllo finendo in una roggia. Per fortuna il mezzo non viaggiava a velocità sostenuta e quindi i trenta passeggeri sono scesi illesi dal pullman. Ma l’episodio è per i sindacati l’emblema «delle criticità che investono l’organizzazione del servizio.

ANDREA MONTINI, altro esponente dele Rsu Cobas mette in evidenza «la pesantezza dei turni di lavoro che ormai da diversi mesi caratterizzano le giornate degli autisti».

«I turni sono concepiti da un software - incalza il collega Caletti - ma sono invivibili. Spesso gli autisti non hanno neanche il tempo di pranzare o di fare una sosta per andare in bagno». Per Montini la situazione è peggiorata da un anno. «In particolar modo è da febbraio 2016 che è venuta meno la sostenibilità del turno di lavoro - osserva -. Ci fanno guidare al limite delle cinque ore e nell’ultimo periodo l’Ispettorato del lavoro ha scoperto mancanze gravi da parte dell’azienda e ha sanzionato la Saia per l’assenza dei riposi settimanali e sono stati trovati lavoratori con più ore di straordinario del dovuto». L’obiettivo dei Cobas non è strumentalizzare quello che è accaduto a Malpaga di Calvisano, ma i sindacalisti di base temono «che il profitto prenda il sopravvento sulla qualità del servizio».

«UN CAPITOLO A PARTE - osserva ancora Montini -, merita la sicurezza dei mezzi, con pullman che si incendiano o che perdono le ruote come è accaduto negli ultimi mesi. È tutto fonte di stress».

In un contesto così delicato, dove si profila una fusione tra Saia trasporti e Sia autoservizi, i sindacati Cobas hanno chiesto ai vertici aziendali «un confronto urgente e serrato finalizzato al bene dei lavoratori e del gruppo». Sulla vicenda non è stato possibile registrare il commento dei vertici della Saia, ripetutamente e inutilmente contattati ieri dal nostro quotidiano. V.MOR.

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