Un saldo già pesante undici le croci piantate

L’incidente in A21 che ha registrato la morte di sei persone
L’incidente in A21 che ha registrato la morte di sei persone
L’incidente in A21 che ha registrato la morte di sei persone
L’incidente in A21 che ha registrato la morte di sei persone

È soltanto la metà di gennaio, e già il bilancio degli incidenti stradali ha preso una gran brutta piega. Sono già 11 le croci piantate nell’asfalto. Certo la tragedia di inizio d’anno, avvenuta il 2 gennaio lungo l’autostrada A21, in territorio di Montirone, nella quale sono morte sei persone, un’intera famigliola francese e il conducente di un mezzo pesante, costituisce un pesante handicap nello sforzo quotidiano a cercare di ridurre la carneficina sulle strade. Nemmeno il tempo di piangere le vittime dell’autostrada che il giorno dopo, il 3 gennaio sulla Lenese, a Manerbio ha perso la vita Hossam Nabish Ismail, un egiziano di 42 anni residente a Ghedi. Qualche giorno di tregua, poi il 9 gennaio la tragica scoperta in fondo al lago di Garda del giovane Pietro Giordani, scomparso prima di Natale, cercato ovunque con il sospetto che fosse finito con l’auto nel lago. Ed era accaduto proprio questo: i sommozzatori lo hanno ripescato ad una cinquantina di metri di profondità nelle acque di Tignale, a pochi metri dalla vettura con cui era sparito. Il 13 gennaio sul bollettino dei decessi è finito il 77enne Vittorio Danesi di Castrezzato, trovato una settimana prima riverso sulla strada con delle gravi ferite, tanto da far pensare ad un investimento e la fuga del pirata. L’anziano è deceduto sabato scorso, ma ancora non si conosce la data del funerale, ignoto il pirata. Il saldo parziale di gennaio si chiude con il duplice decesso nella giornata di ieri: la morte della giovane mamma Alberta Molinari, dopo una settimana di agonia, e il decesso a Montichiari alla Fascia d’Oro di una 42enne in un incidente dalla dinamica impressionante: un camion che si muove a zig zag e travolge nella sua corsa quattro auto.

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