Un viaggio lungo tre giorni nel bello dell’agricoltura

di E.ARCH.

«Coltiviamo la tradizione» è un ottimo slogan per un evento come la «Sagra del contadino» di Mairano che tornerà in scena da oggi a domenica con la quattordicesima edizione. Lo hanno presentato insieme al programma la sindaca Paola Arini, il presidente della Pro loco Fulvio Colombi e i rappresentanti delle altre associazioni coinvolte, con la certezza che la nuova tre giorni sarà un successo. «Saranno tre giorni di fuoco e fiamme: un salto indietro nel tempo con il borgo vestito di storia e tutti i cittadini attori - ha anticipato il sindaco -. Sono innamorata di questa sagra: è una matrioska, perché ogni appuntamento ne ospita altri al proprio interno. Proporremo due convegni, lo spettacolo dei madonnari, mostre d’arte ma anche storiche e sull’agricoltura; e naturalmente buon cibo. Sarà una occasione di turismo esperienziale, per capire cosa era una volta la vita nei campi». Qualche cenno sul cartellone? Da oggi a domenica Mairano si trasformerà in un paese di cortili aperti, e metterà in scena i mestieri di una volta e attrezzi di un’agricoltura scomparsa. Ma ospiterà anche i due convegni intitolati «Cibo sicuro? L’Italia la prima al mondo» e «I giovani e la civiltà contadina contemporanea». A contorno molti punti ristoro con cibi tipici e ricostruzioni, come la processione religiosa in abiti tradizionali d’epoca; oppure come il decimo raduno dei trattori d’epoca organizzato da «I Gnari dei tratur vecc» che porterà in passerella più di 200 motrici da museo. Il calendario prevede poi anche il raduno delle storiche bici motorizzate «Mosquito», ovviamente il mercato contadino, la degustazione del «Biscotto del contadino», i concorsi riservati al miglior paio di baffi e al miglior pirlo, l'esibizione del corpo bandistico mairanese, uno straordinario laboratori di «bella scrittura» che rimanda alla scuola del primo Novecento e tanti concerti: da «I Luf» a Dellino Farmer, passando per la Banda Faber e per i cori delle mondine. •

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