Non è semplicemente una struttura per il tempo libero ma un vero collegamento alternativo, e presto assumera l’aspetto di un «salotto» all’aria aperta frequentabile in sicurezza anche in piena notte da parte di pedoni e ciclisti perchè, nonostante si trovi in aperta campagna, è destinato a essere illuminato.
Succederà Urago d’Oglio, e la novità è stata sancita da una recente delibera di giunta con la quale l’amministrazione comunale ha deliberato la posa di una rete di lampioni lungo la nuova ciclabile in località Morti in campo. Una pista che, appunto, anche grazie a questo aggiornamento si appresta a diventare un tracciato alternativo «totale» da e per il centro abitato, visto che partendo da via Rudiano procede fino al collegamento con la bergamasca Calcio consentendo agli utenti deboli della strada di poter attraversare tutto il paese in sicurezza.
Boschi e campagna fluviali saranno insomma a breve godibili anche di sera lungo questo tracciato, grazie ai lampioni che il Comune di Urago ha deciso di acquistare nell’ambito di una serie di benefit che rientrano nel maxi accordo con le Trafilerie Gnutti: vantaggi finanziari ottenuti in cambio della concessione a costruire la nuova fabbrica di alluminio in via Milano, sul territorio a scavalco con Chiari.
ENTRANDO nei dettagli, in tutto arriveranno quaranta nuovi lampioni su una pista già entrata nel cuore degli uraghesi, i quali utilizzando già in modo massiccio questa realizzazione. L’oprazione richiederà un investimento supplettivo di circa 70 mila euro che porterà a 300 mila il costo definitivo dell’impianto, ma che lo trasformerà radicalmente.
«Grazie a questra aggiunta - è convinta la sindaca Antonella Podavitte - incrementeremo moltissimo le ore di utilizzo della ciclabile: anziani, famiglie e gli amanti dell’attività all’aria aperta potranno frequentare la pista anche durante le ore serali. Contiamo di procedere con l’inaugurazione entro poche settimane, comunque entro la fine di aprile, così da presentare l’opera aggiornata anche a tutte le famiglie che ancora non hanno potuto conoscerla e apprezzarla non solo nel tempo libero». M.MA.