Una piantagione stupefacente
sulle sponde del fiume Oglio

I carabinieri hanno sequestrato quindici chili e mezzo di marijuana
I carabinieri hanno sequestrato quindici chili e mezzo di marijuana
I carabinieri hanno sequestrato quindici chili e mezzo di marijuana
I carabinieri hanno sequestrato quindici chili e mezzo di marijuana

Avevano scelto con la professionalità di un agronomo l’appezzamento dove seminare la piantagione dello sballo. La coltivazione di marijuana era stata incastonata in un podere posto nell’enclave fra la zona di golena dell’Oglio e una macchia di vegetazione nelle campagne alle porte di Pontevico.

LE PIANTE INSOMMA avevano messo radici in un terreno alluvionale ricco di sostanze organiche e potevano allo stesso tempo godere di una giusta esposizione al sole e di un’adeguata irrigazione. Senza dimenticare che il cuscinetto di vegetazione nascondeva le piante di marijuana da sguardi indiscreti. E poco importa se per prendersi cura della piantagione dovevano sobbarcarsi una trasferta dalla città e addirittura dalla Bergamasca.

Il raccolto si annunciava rigoglioso ma al momento di cominciare a godere dei frutti delle piante degli spinelli, i tre coltivatori di canapa sono finiti nella rete dei carabinieri della stazione di Verolanuova che individuata la coltivazione stavano tenendo sotto controllo la zona in attesa del momento giusto per intervenire.

MOMENTO GIUSTO che è arrivato mercoledì sera quando hanno fermato una Bmw sospetta: al volante c’era un operaio bergamasco di 30 anni residente a Castelli Calepio. Sull’automobile viaggiavano anche uno studente di 29 anni di Brescia e un manovale 28enne di Cividate al Piano.

NEL BAGAGLIAIO dell’autovettura i carabinieri hanno scoperto all’interno di un sacco nero due chili e mezzo di foglie di marijuana, oltre che attrezzi, guanti da lavoro, un cutter di acciaio e tre paia di forbici, ovvero tutto il necessario per cogliere i frutti della coltivazione.

Una volta scattato l’arresto, i carabinieri hanno provveduto alla bonifica della piantagione sequestrando altri 13 chilogrammi di canapa indica in foglie e steli giunta a piena maturazione e dunque pronta per il trattamento destinato a trasformarla in principio attivo con effetti stupefacenti.

L’arresto dei tre coltivatori da «sballo» è stato convalidato l’altra mattina durante l’udienza per direttissima in tribunale, ma in attesa del processo, il giudice ha concesso la misura dell’obbligo quotidiano di presentazione ai carabinieri delle rispettive località di residenza.C.R.PR.

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