Vighizzolo sotto la lente: il monitoraggio non svela la reale fonte del tanfo

Maria Chiara Soldini, il sindaco Mario Fraccaro e Fabrizio Speziani
Maria Chiara Soldini, il sindaco Mario Fraccaro e Fabrizio Speziani
Maria Chiara Soldini, il sindaco Mario Fraccaro e Fabrizio Speziani
Maria Chiara Soldini, il sindaco Mario Fraccaro e Fabrizio Speziani

A 14 mesi di distanza dall'ondata di tanfo che ha provocato malori tra maestre e alunni della scuola di Vighizzolo, la campagna di monitoraggio dell’aria condotta dall’Arpa, come anticipato da Bresciaoggi, non è servita a individuare la fonte dei miasmi. I risultati della ricerca sono stati illustrati ieri nel corso di un’assemblea pubblica ospitata nella sala consiliare di Montichiari. Alessandra Ferrari dell’Arpa ha annunciato che «entro la fine dell'anno verranno resi noti i risultati delle ispezioni effettuate nella discarica Gedit». L’Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente aveva dislocato 13 centraline attorno a Vighizzolo. «L'indagine non ha mostrato particolari criticità ambientali - ha rimarcato la direttrice di Arpa Maria Luisa Pastore - anche se è utile ribadire che la metodologia utilizzata non era focalizzata tanto alla valutazione del disagio olfattivo quanto all'individuazione della presenza di sostanze traccianti riconducibili a particolari attività o con concentrazioni anomale». TRA I PARAMETRI finiti sotto la lente di ingrandimento di Arpa, soltanto nell'ammoniaca e nell'acetaldeide sono stati rilevate concentrazione superiori alla soglia olfattiva del parametro. Il direttore sanitario di Ats Fabrizio Speziani ha rimarcato che «il monitoraggio ha permesso di rilevare valori oltre la norma dell'ammoniaca e dell'acetaldeide. Sostanze che hanno un odore pungente. L'esposizione agli odori non comporta un effetto tossico immediato, ma rimane un fattore di stress e dunque di rischio per la salute umana». Infine Giuseppe Magro dello studio Algebra ha rimarcato che «la situazione in seguito al monitoraggio è oggettivamente migliorata rispetto a qualche mese fa». Si sono iscritti dieci segnalatori alla rilevazione trimestrale effettuata dallo studio Algebra. Sono state individuate 56 potenziali sorgenti odorigene. Duro il commento di Barbara Padovani, esponente del comitato Sos Terra: «La platea vuota dimostra la totale sfiducia della popolazione verso il vostro lavoro. Solo 10 segnalatori, per esempio, nel monitoraggio di Magro sono ridicoli». VALERIO MORABITO

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