Violenza alla festa, spuntano altre molestie

di Valerio Morabito
Spuntano nuovi episodi di molestie sessuali compiute dal 17enne
Spuntano nuovi episodi di molestie sessuali compiute dal 17enne
Spuntano nuovi episodi di molestie sessuali compiute dal 17enne
Spuntano nuovi episodi di molestie sessuali compiute dal 17enne

Attenderà il processo nella comunità protetta di Brescia lo studente di 17 anni accusato di violenza sessuale su una coetanea che aveva volutamente spinto a ubriacarsi durante una festa in una casa privata a Carpenedolo.

LO HA DECISO il giudice del tribunale dei minori che optato per una misura cautelare più restrittiva rispetto all’affidamento ai genitori. Come ampiamente riferito nell’edizione di Bresciaoggi di ieri, lo stupro si sarebbe consumato a metà novembre durante un party fra giovanissimi. Una festa deragliata in una «nek-nomination», sfida a colpi di bicchieri di superalcolici da «calarsi» d’un fiato. La vittima non ha partecipato all’assurdo gioco ma l’amico, blandendola, le avrebbe fatto bere alcolici, vodka in particolare, mescolata a succo di frutta e bibite. L’escamotage - secondo gli inquirenti - puntava ad abbassare i freni inibitori della ragazzina finita nel mirino delle pesanti avances del 17enne. A un certo punto la vittima ha accusato dei giramenti di testa e per riprendersi si è sdraiata nel letto di una stanza della villa teatro della festa. Qui, lontano da occhi indiscreti, il coetaneo - approfittando dello stato di fragilità della ragazza prostata dall’ubriacatura - l’avrebbe raggiunta e violentata nonostante lei avesse cercato invano di ribellarsi. Nei giorni successivi la studentessa 17enne ha messo a fuoco i contorni della terribile esperienza e si è confidata con i genitori che si sono rivolti ai carabinieri.

Le indagini condotte nella massima discrezione e con grande tatto come esigevano le circostanze hanno trovato riscontri al racconto della ragazza: il presunto autore dell’abuso sessuale, si è difeso spiegando di essere anche lui brillo e che l’amica era consenziente. Ma il quadro probatorio ha spinto il tribunale dei minori ad emettere la misura cautelare. A pesare come macigni sull’indagato le ammissioni fatte davanti agli amici per vantarsi del rapporto sessuale e i suoi precedenti. Già in passato si sarebbe reso protagonista di molestie a sfondo sessuale ai danni di altre ragazze, mai degenerate tuttavia in abusi.

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