BreBeMi di sangue:
due idraulici uccisi
dal tamponamento

di Giancarlo Chiari
Le lamiere contorte del  furgone rimasto  stritolato dall’impatto contro la parte posteriore del mezzo pesanteLa Bmw che ha innescato il tamponamento sulla BreBeMi
Le lamiere contorte del furgone rimasto stritolato dall’impatto contro la parte posteriore del mezzo pesanteLa Bmw che ha innescato il tamponamento sulla BreBeMi
Le lamiere contorte del  furgone rimasto  stritolato dall’impatto contro la parte posteriore del mezzo pesanteLa Bmw che ha innescato il tamponamento sulla BreBeMi
Le lamiere contorte del furgone rimasto stritolato dall’impatto contro la parte posteriore del mezzo pesanteLa Bmw che ha innescato il tamponamento sulla BreBeMi

Un incidente dalla dinamica assurda reso tragico da una serie di incredibili fatalità è costato la vita ieri mattina a una coppia di idraulici originari di Palazzolo, cresciuti a Pontoglio e attualmente residenti nella Bergamasca. La disgrazia si è consumata sulla BreBeMi in territorio di Antegnate attorno alle 6,30.

STANDO alla prima ricostruzione da parte della Polizia stradale di Chiari, una Bmw 520 che viaggiava sulla corsia centrale in direzione di Milano, non si sarebbe accorto del min van che la precedeva. La berlina ha così speronato lo Sprinter Mercedes che per effetto dell’urto è sbandato, finendo verso il guard rail di destra. Il tamponamento avrebbe potuto avere conseguenze meno gravi se sulla rotta di collisione del mini van privo di controllo non ci fosse stato un camion Scania parcheggiato sulla corsia di emergenza da un autotrasportatore lituano che stava riposando, avendo guidato per troppe ore di seguito. Il furgoncino si è schiantato contro uno spigolo del cassone, che è letteralmente entrato nell’abitacolo del piccolo mezzo di lavoro. L’impatto non ha lasciato scampo a Simone Pagani, 41 anni che era alla guida del furgone e del collega di lavoro, amico e coetaneo Roberto Pizzetti che gli viaggiava al fianco. Quando l’autotrasportatore risvegliato dall’urto è sceso dalla cabina ha cercato di prestare soccorso, ma per i due idraulici non c’era nulla da fare.

LE VITTIME ERANO partite presto, diretti verso Milano come tanti artigiani del paese, per cui l’edilizia rappresenta da decenni l’attività che garantisce buoni redditi, in particolare nei settori dove le loro qualità sono più richieste. Come ogni giorno, salutate le mogli, i due idraulici erano saliti sul Mercedes Sprinter e Pagani, titolare della ditta si era messo al volante, e ad Antegnate, aveva imboccata la BreBeMi, preferita alla Milano Venezia, per la scorrevolezza che consente di risparmiare tempo sulla durata del viaggio. A qualche centinaio di metri dal casello, l’autotrasportore di Vilnius, stava riposando nella cabina uno Scania R420 con un grosso rimorchio.

Sull’arteria c’era il consueto traffico, la giornata era serena e l’asfalto in perfette condizioni. Il furgone, superata la barriera stava inserendosi sulla seconda corsia a poca distanza dal camion fermo quando è sopraggiunta la Bmw guidata da un imprenditore 50enne di Roccafranca che ha speronato il min van facendolo schizzare verso il rimorchio del camion fermo. Forse il conducente ha tentato un’ultima disperata frenata, ma lo spazio era insufficiente e la parte anteriore dello Sprinter si è come infilato sotto il pesante mezzo, piegando il paraurti del rimorchio. I due idraulici sono deceduti sul colpo. Per recuperare i corpi è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco. L’automobilista, che indossava la cintura di sicurezza è stato salvato dagli airbag della berlina che si è arrestata a cinquanta metri dal punto dell’urto. Chiusa l’arteria e dirottato il traffico, l’équipe dell’auto medica, dopo avere constatato il decesso dei due quarantunenni, si è occupata dell’autotrasportatore, che ha rifiutato il ricovero, e dell’automobilista uscito quasi illeso. Completati i rilievi, la salme dei due artigiani sono state composte nell’obitorio del cimitero di Antegnate dove, nel pomeriggio, i familiari hanno effettuato il riconoscimento.

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