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Caso bidello Gerardo, preside zitta al Consiglio d'istituto: facciamo il punto

di Natalia Danesi e Luca Goffi
Tecla Fogliata non intende più rilasciare dichiarazioni ufficiali fino alla chiusura dell'ispezione E ora appare sempre più isolata
I post a sostegno del bidello Gerardo
I post a sostegno del bidello Gerardo
I post a sostegno del bidello Gerardo
I post a sostegno del bidello Gerardo

All' Arnaldo il 25 ottobre è stato giorno di Consiglio di istituto. A partire dalle 14.30  rappresentanti dei genitori, docenti, studenti e preside si sono riuniti per confrontarsi sui  problemi che affliggono il liceo da una decina di giorni. Da quando, cioè, è scoppiato il caso del bidello Gerardo a cui la preside avrebbe chiesto di lavare il vetro dell'auto parcheggiata in cortile. Ma la dirigente, Tecla Fogliata, ha scelto il silenzio.

La preside non parla, e non lo farà fino al termine dell'ispezione

«No comment». Tecla Fogliata si mette al riparo in questo modo dalle domande incalzanti di studenti e professori in merito ai fatti accaduti nell'ultima settimana al liceo Arnaldo. Se giorno dopo giorno i dubbi aumentano, le risposte latitano. Il dirigente scolastico spiega dinanzi al consiglio d'istituto di non poter parlare a causa dell'ispezione del dirigente tecnico dell'USR, Franco Gallo.

Un garbo istituzionale nei confronti del proprio superiore al quale Fogliata vuole e deve rendere conto, un atteggiamento che la preside probabilmente gradirebbe anche dai suoi sottoposti.

Tre le questioni sottoposte in Consiglio

I presenti hanno incalzato per oltre due ore la preside su tre questioni: l'ingresso de Le Iene all'interno della scuola, lo studente condotto in presidenza sabato scorso e il rapporto docenti-preside.

Non potendo uscire dall'impasse il Consiglio ha isolato la dirigente e votato compatto per lo scioglimento della seduta subordinando la discussione dei restanti punti all'ordine del giorno, (tra cui la settimana corta) ai chiarimenti sulle problematiche recenti.

Fogliata disposta a parlare del "caso" Gerardo, ma non c'è stata intesa 

La  preside si sarebbe offerta, dinanzi ai membri dell'assise, di entrare nel merito dell'avvenimento di Gerardo e del parabrezza lavato dal quale è nato il caso nazionale. Ma i presenti avrebbero evidenziato che le priorità sono altre poiché hanno raggiunto livelli più profondi rispetto alla semplice questione di un vetro lavato. 

Il presidente dell'assise, Federico Sgorbati, ha cercato di non far deragliare la discussione invitando a più riprese Fogliata a rispondere alle domande, spinto dalla responsabilità dei tanti genitori che in questi giorni lo hanno tempestato di messaggi e mail.

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A seduta conclusa, il confronto è proseguito

Il post-consiglio è stato l'opposto per quanto riguarda i toni. In coerenza con quanto dichiarato dal dirigente scolastico: ossia di essere totalmente disponibile ad affrontare la questione davanti ad un caffè ma non in un organismo ufficiale. Anche i rapporti con i docenti si sarebbero smorzati un pochino. E nonostante le tensioni registrate in precedenza, le chiacchiere seguenti sono durate un'ora e mezza. Toni più accomodanti anche se uno dei rappresentanti degli studenti si sarebbe sentito offeso dalle parole della preside ed avrebbe troncato di netto la conversazione, lasciando l'istituto.

 Le questioni da affrontare restano in sospeso

Per quanto riguarda gli studenti, nei prossimi giorni ci sarà una riunione con tutti i rappresentanti di classe per valutare le mosse future. Nel frattempo la preside è sempre più sola. Il Consiglio d'istituto in modo divergente dalla volontà di Fogliata ha anche verbalizzato alcune delle frasi che la dirigente avrebbe preferito non inserire. Dunque tutte le questioni che rimangono da affrontare, tra cui il documento preparato dai genitori, restano in sospeso. Il rischio è che questa frattura non si ricomponga in tempi brevi.

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Le tensioni si stavano sedimentando nell'istituto

Una vicenda già delicata, con il collaboratore scolastico pronto a denunciare per mobbing la dirigente, e quest'ultima che ha annunciato azioni legali nei confronti di chi ha diffuso il materiale girato all'interno dell'istituto. Una vicenda però che sembra avere scoperchiato un calderone di problemi, scontri, accuse e tensioni all'interno dell'istituto cittadino, che probabilmente stavano sedimentando da mesi.

L'ispettore dell'Ufficio scolastico territoriale ha iniziato il suo lavoro, mentre il dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Bonelli ha chiesto a gran voce dalle colonne del nostro quotidiano che torni la calma nella storica scuola, per consentire agli studenti di svolgere l'attività in tranquillità.

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Ma nel frattempo le cose sono già andate molto in là: sembrano spuntare già volantini e vignette satiriche, i ragazzi sono in pressing per un'assemblea studentesca, soprattutto dopo il caso dello studente che sarebbe stato preso per il braccio dalla preside durante l'incontro di sabato, mentre le Rsu hanno chiesto un intervento istituzionale per una vicenda ritenuta troppo grave.

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