Codacons: altro esposto alla procura

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Il Codacons torna in campo per tutelare le famiglie colpite dall’epidemia di legionella e polmonite batterica. «SI È CHIUSA la prima fase degli accertamenti disposti dal ministero della Salute - si legge in una nota dell’associazione di consumatori -. Secondo le ricostruzioni, a determinare le condizioni per il contagio concorsero le temperature estive, la secca del Chiese – che divenne un brodo di batteri – e le aziende che continuarono ad utilizzare l’acqua contagiata del fiume per il raffreddamento degli impianti – diffondendo così nell’aria i batteri». In questo contesto a parere della Codacons «è evidentemente le istituzioni e le aziende hanno soprassieduto colpevolmente davanti ad una manifesta situazione di rischio di epidemia. Il calore estivo, la secca del corso d’acqua e il rischio di batteri erano fatti notori, colpevolmente ignorati». Sulla scorta di queste circostanze il Codacons ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà alla procura un esposto affinchè vengano «valutate eventuali responsabilità nella diffusione dell’epidemia che ha colpito la Bassa bresciana e il mantovano». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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