Colpita da meningite
a 4 anni. Il sollievo
dopo ore di angoscia

di Milena Moneta
I laboratori di Milano stabiliranno  il virus che ha causato l’infezione
I laboratori di Milano stabiliranno il virus che ha causato l’infezione
I laboratori di Milano stabiliranno  il virus che ha causato l’infezione
I laboratori di Milano stabiliranno il virus che ha causato l’infezione

È fuori pericolo e sta migliorando rapidamente la bambina di 4 anni di Leno ricoverata da martedì nel reparto di terapia intensiva pediatrica dell’ospedale Civile perché colpita da meningite. La famiglia della piccola e più ingenerale tutta la comunità possono tirare un sospiro di sollievo. La campagna di profilassi per azzerare ogni rischio contagio gestita dall’Ats è stata ieri allargata ad altre duecento persone entrate in contatto con la bimba colpita dall’infezione. I primi ad essere sottoposti a una terapia a base di sciroppo antibiotico ad ampio spettro, erano stati 200 piccoli dai 3 ai 5 anni che frequentano la stessa scuola materna.

Il protocollo si sorveglianza sanitaria resterà in vigore fino a quando il centro di referenza regionale delle malattie infettive tipizzerà il ceppo del virus. Le prime analisi di laboratorio sembrano propendere per un meningococco di tipo B, ma non può essere escluso a priori che l’alunna della materna probabilmente un Haemophilus influenzae, batterio all’origine di sepsi meningococciche lievi.

GLI ADULTI- personale docente e bidelle - non hanno avuto bisogno di alcuna profilassi. Neppure è stato necessario chiudere la scuola per procedere ad una disinfezione.

«La bambina era assente già da un paio di giorni da scuola – spiega la dirigente dell’istituto comprensivo Vanda Mainardi -: nel primo pomeriggio di martedì le sue condizioni si sono aggravate e si predisposto il ricovero nel reparto infettivi». La scuola è stata messa in preallarme dall’Ats alle 15,45. Sono scattate così le procedure previste in questi casi: oltre a perimetrare gli spazi frequentati dalla bambina, sono state avvisate tutte famiglie dei bambini a rischio di contagio. Alle 18 è arrivata la conferma della diagnosi e la mamma, per agevolare la campagna di profilassi, ha diffuso la notizia attraverso il gruppo classe di wattsapp. «Eravamo davvero preoccupati – ammette il sindaco Cristina Tedaldi – anche perché quando sono coinvolti dei bambini tutto diventa più delicato. Invece possiamo rallegrarci dello scampato pericolo. Devo dire che nonostante la comprensibile angoscia dei genitori tutti hanno mantenuto la calma e collaborato nel modo più attivo. E gli interventi di coordinazione hanno funzionato».

Legittimo il sollievo di Vanda Mainardi che pone l’accento sul comportamento del personale della scuola che ha reagito con prontezza e professionalità.

«LE INSEGNANTI - spiega la dirigente - fino alle 22,30 hanno voluto essere vicino ai bambini e ai loro genitori per confortarli e rassicurarli nel delicato momento. Mamme e papà hanno gestito la loro comprensibile apprensione con razionalità e il personale della scuola ha seguito le procedure con precisione e serenità. Sono anni che facciamo corsi di pronto intervento per eventuali emergenze sanitarie, che speriamo non si verifichino mai, ma all’occorrenza abbiamo dimostrato di essere pronti». Impossibile però in queste ore non ricordare il tragico precedente avvenuto Leno due anni fa quando una meningite fulminate si portò via una bimba di due anni.

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