Cooking Cup, prima
d’applausi: Chef e
skipper seducono il lago

di Sergio Zanca
Il  veliero «Siora Veronica» ha ospitato la giuria chiamata a pronunciarsi sui piatti preparati sulle barche
Il veliero «Siora Veronica» ha ospitato la giuria chiamata a pronunciarsi sui piatti preparati sulle barche
Il  veliero «Siora Veronica» ha ospitato la giuria chiamata a pronunciarsi sui piatti preparati sulle barche
Il veliero «Siora Veronica» ha ospitato la giuria chiamata a pronunciarsi sui piatti preparati sulle barche

Cucina d’autore e seducenti scivolate sul pelo dell’acqua, sospinti dal vento. Come a dire il bello della vita concentrato in una regata. Quella andata in scena nel fine settimana nelle acque di Salò, teatro del debutto della Cooking Cup. L’equipaggio di Ulif capitanato da Pietro Corbucci, skipper di Pesaro, composto da Gian Matteo Paolin, Marco Franchini e Stefano Ciaccia, che aveva come alleato Luca Moro del ristorante Due di Moro di Gardone Riviera, si è aggiudicata la prova. Il piatto preparato, biologico, senza ingredienti animali, conteneva miglio, zafferano, olio, zucca, sedano-rapa, cavolo cinese e latte di mandorla.

AL SECONDO POSTO Croix de Camargue di Stefano Colosio, condotto da Luciano Lievi. Lo chef ? Alberto Bertani del locale Qb due punto zero. A completare il podio Paolo Moccia su Blue Wind, che aveva come cuoca Diomande Nadeje Makoko, della Canottieri, premiata anche come migliore rappresentante dei ristoranti da circolo nautico.

La manifestazione organizzata da Po Box Garda Lake, la società di Fabio Gasparri, in collaborazione con la Canottieri è stata scandita da spettacoli, degustazione di prelibatezze e vela. Ieri mattina, la regata. Al via 12 imbarcazioni, sulle quali i cuochi venivano chiamati a preparare una loro proposta originale. «Le condizioni molto delicate di vento hanno favorito i cabinati più leggeri», ha spiegato la testimonial tecnica, Federica Salvà, veronese, campionessa europea Melges, tre volte tricolore sul 470, due partecipazioni alle Olimpiadi in questa classe, allenatrice della Nazionale.

Dopo un paio di giri nel golfo ha prevalso Corbucci, timoniere dell’Ulif di Silvano Delai, davanti a Moccia, di SanFelice del Benaco, che abitualmente gareggia sul formidabile Assterisco. Tagliato il traguardo, gli equipaggi si accostavano al veliero Siora Veronica, per consegnare i piatti alla giuria gastronomica, composta da Davide Oldani, Anna Maria Pellegrino, presidente dell’Associazione Italiana Food Blogger, Carlo Bresciani, della Cascina San Zago, numero 2 della Federazione italiana cuochi, e Tamara Cinciripini, food blogger vincitrice del contest «Il Garda in padella». La classifica generale ha tenuto conto sia del risultato in acqua che del piatto confezionato.

PIÙ BRAVO DI TUTTI (sulla barca della coop Archè di Trento) è stato proclamato Saulo Della Valle, dell’Osteria H2O di Moniga. Ha preparato polenta brusada, sardine e fegato grasso d’oca (nel cannello), con una spolverata di farina di carruba tostata, il tutto abbinato a coste e peperoni. «La cucina tira in modo bestiale, e richiama tanto interesse –ha osservato Oldani-. Il vincitore ha saputo valorizzare i prodotti locali, e offerto qualcosa di più nel gusto. Eccellente il livello generale».

Tra i dilettanti ha prevalso Giacomo Orioli, con ravioli di coregone cotti all’olio, e crema di cannellini. Gli chef dovevano cimentarsi anche in un dessert realizzato partendo da un kit di prodotti Cameo: si è imposto Roberto Stefani della Lepre di Desenzano.

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