«Coppa Cobram»
senza freni: pedalata
di Fantozzi è mitica

di Alessandro Gatta
La partenza della mitica Coppa Cobram che ha coinvolto 250 cloni dei personaggi della saga di FantozziLa Bella Mariangela ha trionfato  Bombe al Campari in vendita Uno dei  «cloni» di Ugo Fantozzi
La partenza della mitica Coppa Cobram che ha coinvolto 250 cloni dei personaggi della saga di FantozziLa Bella Mariangela ha trionfato Bombe al Campari in vendita Uno dei «cloni» di Ugo Fantozzi
In sella come Fantozzi

I primi «inferiori» sono stati visti vagare all’alba di ieri, sperduti e spaesati per le vie di Desenzano, in cerca di un qualsivoglia megadirettore che potesse indicar loro la strada maestra. E povero ragioniere, venduto a tranci al mercato del pesce di Rivoltella prima ancora di partecipare alla gara. Fortunati quelli che ce l’hanno fatta: hanno superato la Cima del Diavolo, a 50 gradi sotto zero nonostante il sole, hanno resistito al «saluto alla nonna», all’inchino obbligato di fronte alla matrona del visconte, da lui tanto amata, hanno sopportato le ingiurie e le fatiche della sgambata domenicale.

LA VERSIONE gardesana della Coppa Cobram non perdona: ma la terza e tragica edizione, anticipata da un turbine di consensi sul web, si è confermata un successo planetario. Ieri in via Castello si sono radunati addirittura in 250: mai così tanti. Arrivati da tutto il Nord Italia, agghindati in perfetto stile fantozziano o comunque ispirato alla saga del ragioniere più sfortunato e più amato dagli italiani: uomini vestiti da donna, donne vestite da uomo, cappellini colorati, calzettoni ben oltre il ginocchio, giacchette pluriennali, biciclette arrugginite, occhiali da aviatore e altri look demenziali. Un vero must: da un’idea del Biciclettaio Matto, al secolo Mauro Bresciani, che per l’occasione si trasforma nel perfido Visconte Cobram, ieri vestito come un cacciatore al safari, un safari in cui le prede però sono gli impiegati. Al megafono un grido: «Inferiori, tutti in fila!». Pronti per la caduta in massa, d’ordinanza, per la partenza, scortati per le vie del centro da mezzi improbabili, Moto Guzzi da guerra, risciò e Fiat 600 «bianchissime», nel plotone sfilano anche vescovi e cardinali, suore e drag queen, i vari gruppi degli uffici Imboscati, Sinistri, Tangenti in pompa magna. Fotografi e vespisti al seguito per raggiungere il porto di Rivoltella, dove oltre a «pane e mortazza» è stata servita la mitica «Bomba», il perfetto mix monopolizzato dal Campari per fregare l’antidoping ma non l’alcol test. Pranzo all’ombra della Torre di San Martino poi di nuovo in sella lungo un percorso che si è concluso da dove si era partiti, in via Castello. Sveglia e caffè, barba e bidet: una routine quotidiana cancellata dal raduno dei fans di Fantozzi. Ah già, il vincitore: la Cobram 2016 è stata appannaggio della «Bella Mariangela». Stappata l’ultima bottiglia di frizzantissima acqua Bertier, i dipendenti della Megaditta si disperdono nel buio, e fortunato chi non torna a casa con il carro funebre. Poi, nel cuore della notte, ancora un grido: è l’ultimo arrivato, saltato in sella alla bersagliera. Ma senza sellino.

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