«Così ho visto i
nazifascisti trucidare
i nostri partigiani»

di E.BER.
La commemorazione della prima battaglia  partigiana nel Bresciano
La commemorazione della prima battaglia partigiana nel Bresciano
La commemorazione della prima battaglia  partigiana nel Bresciano
La commemorazione della prima battaglia partigiana nel Bresciano

La nebbia avvolge come un sudario il Golem e la Croce di Marone, poi inizia a cadere la pioggia mentre il vento fischia come nell’inno dei partigiani. Paradossalmente il clima da tregenda ha innalzato ieri il volume delle emozioni della commemorazione del 75esimo anniversario della battaglia che ha aperto la Resistenza bresciana. Era il 9 novembre del 1943 quando i nazifascisti, partiti da Zone, attaccarono 400 partigiani. A ricordare la battaglia densa di significati è stata una folta delegazione di rappresentnati di Anpi, Fiamme Verdi, associazioni d’arma e amministratori. Tutti con parole diverse hanno sottolineato l’attualità dei valori della Resistenza custoditi nella Costituzione. Davanti alla lapide che ricorda i caduti, don Andrea Maffina ha celebrato la messa. Poi hanno preso la parola il sindaco di Zone Marco Zatti, Paolo Poiatti in rappresentanza del Comune di Iseo, Luca Ghibelli delegato dell’Amministrazione di Gardone Valtrompia, Lucio Pedroni presidente dell'Anpi provinciale e Marco Sipolo. Commovente il racconto di Anna Turla, 92enne di Iseo, testimone della furia nazifascista.

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