Oratori e parrocchie più che mai i protagonisti del Carnevale in alta valle. Dopo il grande spettacolo della sfida di domenica scorsa tra i carri delle frazioni di Lodrino, spicca su tutti la piccola San Colombano, dove, fino a non molti anni fa, la ricorrenza era anticipata dall’antica «Questua di Carnevale», con le maschere che passavano casa per casa raccogliendo dolciumi e leccornie per tutti, per il gran finale del martedì. Con le sue forze, la frazione non rinuncia al tradizionale allestimento e alla sfilata dei carri, anche se Collio capoluogo quest'anno ha dato forfait. Sarà una festa lunga tre giorni, che vede impegnati in collaborazione parrocchia, oratorio, volontari, commercianti e gestori locali pubblici.
I carri sono in preparazione da tempo in segreto e solo adesso, quasi alla vigilia, se ne conoscono i temi legati alla tradizione secolare: la baita, i minatori, i mandriani, i boscaioli. Il via domenica alle 14 dal bar Sport, vicino al campo di calcetto. Da lì, senza interferire con la ex 345, il corteo salirà nell'antico borgo sulle strade interne di via Faustino Dalaidi e poi Dosso Alto verso la parte alta dell'abitato per rientrare a piazza Santa Barbara per la festa. Alle 16 il rinfresco al ristorante Naani e la sera al bar Mostacia (5 euro il primo). Prenotare al 339 2700191.
LUNEDÌ SERA le maschere (senza carri) si trasferiranno a Memmo per la festa al bar Pinocchio. Martedì nuova sfilata nella parte bassa della frazione partendo alle 14 dal bar Skilift, per salire in piazza Santa Barbara. Alle 16 rinfresco al bar Mostacia e alle 19 spiedo con polenta e patatine (euro 10) . Durante la festa sorteggio dei vincitori di numerosi cesti, offerti da operatori locali e privati.In vendita nei locali del paese i biglietti: il ricavato finanzia l'evento e andrà a beneficio anche della parrocchia. Domenica e martedì sfilate dei ragazzi e feste in oratorio: domenica a Collio e poi a Bovegno, Tavernole, Pezzaze, Lodrino, Marmentino, Marcheno. E.BERT.