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GARGNANO
È un paese per vecchi?

Il mercato di Gargnano
Il mercato di Gargnano
Il mercato di Gargnano
Il mercato di Gargnano

Viaggio nel paese senza giovani. Il centro abitato di Gargnano, meta settimanale del camper di «Bresciaoggi», ha origini decisamente antiche. Alcune lapidi d'età romana parlano di un insediamento stabile già a partire dal III secolo a.C. Già citato come «Garniano» nei documenti dell'XI secolo, il paese acquisì l'attuale denominazione solo a partire dal XIII sec.
Il medioevo vide l'arrivo sul Garda della congregazione di San Francesco che da queste parti fece costruire, nel XII secolo, un convento. Nel 1280, venne realizzata anche una chiesa (costruita col materiale di una preesistente chiesa romanica) con un portale dedicato proprio al santo di Assisi. Durante il dominio veneto, Gargnano entra a far parte della «Magnifica Patria» diventando capoluogo della zona.
Il paese conobbe un discreto splendore culturale anche nel corso del '700, per merito della famiglia Bettoni, che fece costruire la splendida villa di Bogliaco.
Gargnano deve molto anche ad un'altra famiglia, i Feltrinelli che nel tempo provvidero alla costruzione dell'ospedale, degli asili infantili e di altre opere benefiche. Sono due le Ville riconducibili ai Feltrinelli: la prima, in località San Faustino, risale alla fine dello scorso secolo e ospitò Mussolini all'epoca della Rsi.
La seconda, coeva alla prima, venne progettata dall'architetto Solmi, fu sede della segreteria della Repubblica di Salò e accoglie oggi i corsi estivi di lingua italiana per stranieri dell'Università degli Studi di Milano. Tra gli ospiti illustri di Gargnano va ricordato anche lo scrittore inglese D. H. Lawerence che soggiornò a lungo da queste parti «tanto che - si legge sul sito del comune – in molte sue opere si riconosce il segno indelebile lasciato dalla conoscenza del paesaggio e degli abitanti della zona».
Il territorio del comune di Gargnano (prevalentemente montagnoso) è abbastanza esteso (78 kmq) conta circa dodici frazioni (la più lontana, Costa, dista 20 km dall'abitato principale). I residenti sono 3065, (320 circa gli stranieri, prevalentemente donne, 185, di nazionalità ucraina, rumena e albanese, impiegate per lo più come badanti).
In controtendenza rispetto a molti comuni bresciani, Gargnano ha visto diminuire, nel corso degli ultimi 40 anni, la propria popolazione (nel 1961 i gargnanesi erano poco più di 4100).
Il paese invecchia, i giovani non trovano spazio e la popolazione cala. «Eccezion fatta per gli impieghi stagionali – fanno notare in molti tra le bancarelle del mercato - non c'è lavoro per i più giovani». Capita dunque che le nuove generazioni abbandonino facilmente il centro gardesano per andare a vivere altrove, nei vicini Toscolano e Salò che offrono opportunità di lavoro.
In paese restano così i più anziani: la classe più rappresentata è quella del 1926, 48 persone in tutto di cui 13 uomini e ben 35 donne.
Le signore gargnanesi devono proprio avere una salute invidiabile se è vero che nel piccolo centro gardesano vivono anche due ultracentenarie nate nel lontano 1907. Turismo, terziario e settore dei servizi alla persona sono gli unici ambiti in cui si possa trovare ancora lavoro.F.APO.

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