Due auto sfiorate
da un masso
di 30 quintali

L’asfalto frantumato  dal macigno di trenta quintali Due frammenti dal masso caduto in località Degagna: per i vertici della  Protezione civile ci sono altre rocce pericolanti a monte
L’asfalto frantumato dal macigno di trenta quintali Due frammenti dal masso caduto in località Degagna: per i vertici della Protezione civile ci sono altre rocce pericolanti a monte
L’asfalto frantumato  dal macigno di trenta quintali Due frammenti dal masso caduto in località Degagna: per i vertici della  Protezione civile ci sono altre rocce pericolanti a monte
L’asfalto frantumato dal macigno di trenta quintali Due frammenti dal masso caduto in località Degagna: per i vertici della Protezione civile ci sono altre rocce pericolanti a monte

Massimo Pasinetti Due auto sfiorate da un masso del peso di 30 quintali che dopo aver disintegrato il guard rail per effetto dell’impatto con l’asfalto ha provocato un’esplosione di massi rotolati ancora più a valle. L’altra mattina si è rischiata la tragedia a Degagna di Vobarno lungo la strada che porta al Passo Cavallino della Fobbia. «Erano le 9,30 - racconta Giorgio Romani, che assieme alla moglie Carla Federici, al volante della sua auto stava raggiungendo Vobarno -, quando d’improvviso abbiamo visto, ad una decina di metri, un enorme masso che rotolava verso di noi. Ho frenato di colpo: è stata la nostra salvezza e quella dell’auto che ci seguiva». Sotto una pioggia battente il macigno scendendo in diagonale ha cambiato traiettoria scivolando sul canale di scolo. «Per un interminabile attimo ho pensato che ci avrebbe travolto - confessa Romani -. Ma poi, il masso è rimbalzato passando a pochi centimetri dalla parte anteriore dell’auto. La coppia che viaggiava dietro di noi era sotto shock: prima di rimettersi in viaggio è scesa per smaltire la paura». Dal fronte sono continuati a cadere detriti di piccole dimensioni: scattato l’allarme sono intervenuti la Polizia locale di Vobarno e i vigili del Fuoco di Salò. «A monte c’è una grotta con grossi massi attaccati al soffitto pericolanti - svela il responsabile della Protezione civile di Vobarno Bertuccio Vedovelli che ha effettuato un sopralluogo -. Bisogna intervenire subito con il disgaggio». «Fino a quando - si chiede polemicamente l’assessore alla Sicurezza Giuseppe Ferrari -, per proteggere l’incolumità dei cittadini dovremo affidarci alla Madonna del Bai che veglia sulla strada invece che alle istituzioni?».

Suggerimenti