Emergenza laghi
Allarme Garda:
livelli minimi

Il Garda non è mai stato così boccheggiante: livelli bassissimi per il bacino più grande d'Italia. I timori per agricoltura e turismo aumentano di settimana in settimana. La mancanza di pioggia prosciuga gli alvei dei torrenti che dovrebbero immettere acqua nel lago. Dal 18 settembre il livello è attestato a 50 centimetri, ben 44 in meno rispetto allo stesso periodo del 2016, già contraddistinto da forte siccità. Deflussi ridotti al minimo indispensabile: 14 metri cubi al secondo. La domanda è se il lago riuscirà nei prossimi 90 giorni a recuperare livelli necessari a garantire il corretto uso promiscuo delle acque in primavera ed in estate. Nel basso qualche porto risente della siccità: problemi anche per l'attività degli aliscafi di Navigarda. Forti ripercussioni sulla fauna ittica. Il coregone utilizza la battigia per deporre le uova: nelle condizioni attuali le uova non si schiudono e nel basso lago i pesci non trovano più rifugio nei canneti in secca. Preoccupante la situazione alla foce del Sarca e del Toscolano. Non è rosea la situazione neppure sul Sebino: alla diga di Sarnico, che regola l’acqua erogata ai canali dei consorzi da Palazzolo a Soncino, il livello dell’idrometro segna un meno 16,6 centimetri dallo zero.