Alto Garda, è scattato il «Risiko» dei sindaci

di Luciano Scarpetta
Elezioni comunali: a primavera voteranno cinque Comuni del Parco Franco Negri di TignaleDavide Pace di ValvestinoBattista  Girardi di TremosineFranceschino Risatti di LimoneGiovanni Albini di Gargnano
Elezioni comunali: a primavera voteranno cinque Comuni del Parco Franco Negri di TignaleDavide Pace di ValvestinoBattista Girardi di TremosineFranceschino Risatti di LimoneGiovanni Albini di Gargnano
Elezioni comunali: a primavera voteranno cinque Comuni del Parco Franco Negri di TignaleDavide Pace di ValvestinoBattista  Girardi di TremosineFranceschino Risatti di LimoneGiovanni Albini di Gargnano
Elezioni comunali: a primavera voteranno cinque Comuni del Parco Franco Negri di TignaleDavide Pace di ValvestinoBattista Girardi di TremosineFranceschino Risatti di LimoneGiovanni Albini di Gargnano

Sindaci alla ricerca del bis o magari anche del tris, facce nuove in rampa di lancio e ritorni più o meno annunciati. Saranno ben sette su nove i Comuni del Parco alto Garda Bresciano che a maggio andranno alle urne. Escludendo infatti Toscolano Maderno dove lo scorso anno Delia Maria Castellini è stata confermata sindaco per il secondo mandato consecutivo con il 52,14% dei voti e il comune di Magasa guidato da Federico Venturini alle elezioni nel 2020, in tutti gli altri sarà battaglia per provare a stravolgere gli attuali assetti amministrativi. Le novità maggiori arrivano dall’estremità nord del parco. A LIMONE, completati i tre mandati consecutivi, Franceschino Risatti non potrà più ricandidarsi, come già anticipato. Verrà in ogni caso riproposto in toto (magari con lo stesso Risatti in veste di consigliere) il gruppo che ha amministrato nell’ultimo quinquennio. Casella vuota per ora alla voce minoranze: chissà se stavolta, diversamente dal 2014, si presenterà una seconda lista alternativa. A TREMOSINE è da definire invece la ricandidatura dell’attuale sindaco Battista Girardi (forse un altro omonimo, un Girardi in quota Pd per il centrosinistra? Le voci girano) così come sarà da vedere la permanenza in seno alla maggioranza della componente leghista. A TIGNALE con ogni probabilità sarà ancora testa a testa tra la Giunta uscente del sindaco Franco Negri (in questo caso le voci dei soliti bene informati parlano di una staffetta con il collega di lavoro e attuale presidente del Consiglio comunale Daniele Bonassi) e il gruppo «Progetto per Tignale» guidato 5 anni fa da Maikol Antonioli. A GARGNANO sono già quattro i «pretendenti al trono»: all’appello manca ancora l’area di centro sinistra e alla fine si potrebbero superare le sei liste presentate nel 2014. L’attuale sindaco Giovanni Albini si ripresenta alla ricerca del secondo mandato, riconfermando il gruppo dei fedelissimi e strizzando l’occhio al gruppo leghista di minoranza guidato da Marcello Festa. Già lanciato il guanto di sfida della civica «Idee in Comune» guidata da Bruno Bignotti, «Municipalità di servizio» guidata da Giorgio Ceruti e l’eterno Gianfranco Scarpetta, già sindaco dal 2004 al 2014 che, dopo lo strappo a fine 2016 con Albini, torna in campo alla guida di un gruppo di giovani. A VALVESTINO potrà invece riproporsi per il terzo mandato consecutivo, l’attuale presidente della Comunità montana Davide Pace, forte dell’esperienza maturata alla testa dell’ente comprensoriale. •

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