PUEGNAGO

Assalto esplosivo
al bancomat
di Raffa

di Alessandro Gatta
I resti del bancomat fatto saltare alla Raffa di PuegnagoI carabinieri davanti alla filiale della Bcc del Garda presa di mira
I resti del bancomat fatto saltare alla Raffa di PuegnagoI carabinieri davanti alla filiale della Bcc del Garda presa di mira
I resti del bancomat fatto saltare alla Raffa di PuegnagoI carabinieri davanti alla filiale della Bcc del Garda presa di mira
I resti del bancomat fatto saltare alla Raffa di PuegnagoI carabinieri davanti alla filiale della Bcc del Garda presa di mira

È stata una nottata da incubo quella dei residenti in via Nazionale di Puegnago. Un boato ha svegliato tante persone alla Raffa: lo ha provocato un commando di quattro uomini incappucciati che ha fatto saltare il bancomat della Bcc del Garda, lungo la provinciale 572 in direzione Salò. Si è trattato del terzo assalto a un distributore automatico di contanti avvenuto in meno di un anno in questo Comune, e stavolta i dinamitardi sono entrati in azione verso le 3.30 utilizzando l’ormai famoso metodo della «marmotta»: un palo in ferro cavo e riempito di esplosivo in polvere infilato direttamente nella bocchetta del distributore delle banconote, e poi fatto detonare con una scintilla. Una botta tremenda, che ha fatto letteralmente saltare in aria la cassa e che ha danneggiato gravemente anche gli spazi interni della filiale, che però questa mattina riaprirà comunque al pubblico. Nella tarda mattinata di ieri si sentiva ancora l’odore di bruciato, e per tutto il giorno lo sportello della Bcc è stato presidiato dalle guardie giurate. Colpo riuscito, purtroppo: anche se la disponibilità di contanti non era elevata, si presume che gli assalitori siano riusciti a scappare con almeno 20 mila euro. Gli accertamenti sono in corso, e solo questa mattina si conoscerà con esattezza la cifra. Tutto è successo in una manciata di minuti: i ladri sono arrivati dalla ex statale a bordo di una berlina scura, parcheggiata a poca distanza dal luogo del botto. Sono scesi tutti e quattro (forse ce n’era un quinto ad aspettare) e in tempi rapidissimi, dopo aver disattivato la telecamera che puntava dritta al bancomat e oscurato con lo spray nero la lampada che illuminava il porticato, hanno caricato l’esplosivo. Il buio creato così ha permesso al gruppo di non essere visto dalle auto di passaggio sulla provinciale mentre armeggiava. L’ALLARME è scattato nel medesimo istante dell’esplosione: in pochi minuti sul posto sono arrivate le pattuglie dei carabinieri di Manerba e del Nucleo operativo di Salò. Ma inutilmente. Ora si indaga anche esaminando le immagini delle altre telecamere presenti in zona, quelle che avrebbero inquadrato l’automobile della fuga. La pista è calda: visto il modus operandi della banda di Raffa non si esclude la possibilità che in queste settimane abbia già colpito in lungo e in largo in tutta la provincia. I casi più recenti poco più di una settimana fa a Flero e Montichiari, con i banditi in fuga a mani vuote, e la settimana prima a Clusane d’Iseo. •

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