Bocconi killer, è caccia agli avvelenatori

di Alessandro Gatta
A spasso con il cane: dopo Manerba a Polpenazze un altro allarmeAlcuni dei bocconi avvelenati raccolti a Polpenazze: è emergenza
A spasso con il cane: dopo Manerba a Polpenazze un altro allarmeAlcuni dei bocconi avvelenati raccolti a Polpenazze: è emergenza
A spasso con il cane: dopo Manerba a Polpenazze un altro allarmeAlcuni dei bocconi avvelenati raccolti a Polpenazze: è emergenza
A spasso con il cane: dopo Manerba a Polpenazze un altro allarmeAlcuni dei bocconi avvelenati raccolti a Polpenazze: è emergenza

Allarme bocconi avvelenati in via Lago Lucone a Polpenazze, nella zona «alta» quasi al bivio per Carzago e Muscoline: la piccola Michelle, un lagotto romagnolo che è tanto brava a cercare i tartufi, si è salvata appena in tempo grazie al pronto intervento del dottor Christian Colombo, il veterinario di Vobarno. NELLA TRAPPOLA è caduta la settimana scorsa, ma i suoi padroni hanno recuperato altri bocconi pericolosi anche lunedì e mercoledì: la cagnolina per fortuna ne ha mangiato solo uno, si è sentita male ed è stata curata. Ma nel frattempo sono state trovate altre polpette: la zona ne è piena, con rischi mortali. Proprio per questo i proprietari hanno deciso di pubblicare un post su Facebook (che nel frattempo è diventato davvero virale, ed è arrivato a sfiorare le 700 condivisioni) che raccomanda la massima attenzione. Della vicenda sono stati informati i carabinieri, già sul posto per un sopralluogo. «Mia moglie Aurora ha pubblicato le foto delle polpette, per avvisare del pericolo le tante persone che qua passeggiano con i cani, soprattutto d’estate», spiega Marcello Bodei, che abita proprio in zona: molto conosciuto in paese, è il papà di Claudio, che con la moglie Deborah gestisce il ristorante Miravalle in pieno centro, sulla rotatoria che porta anche in piazza. «NON SAPPIAMO se le cosa sia circoscritta o meno - avvisa Marcello Bodei -: io comunque dopo il grande spavento che abbiamo preso, tutte le mattine faccio un giro d’ispezione. Al momento sembra non ci sia più niente, ma sta di fatto che anche un paio di gatti randagi che vedevo sempre in giro adesso non si vedono più: potrebbero essere morti avvelenati. Comunque vogliamo che il messaggio sia diffuso il più possibile: state attenti perché purtroppo anche da noi è pieno di deficienti in giro, e se l’hanno fatto una volta può essere che lo facciano ancora». In Valtenesi la storia recente non è delle più felici: il precedente più grave a Manerba dove si era compiuta una vera e propria strage, con una decina di cani avvelenati in poche settimane, nei campi del Perlino, a cui seguì una diffusa e indignata reazione dei cittadini e delle istituzioni locali. •

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