Campione, la falesia spaventa anche il bilancio del Comune

di Luciano Scarpetta
Le procedure d’ispezione dei «rocciatori» alla falesia di Campione
Le procedure d’ispezione dei «rocciatori» alla falesia di Campione
Le procedure d’ispezione dei «rocciatori» alla falesia di Campione
Le procedure d’ispezione dei «rocciatori» alla falesia di Campione

Non bastava la malinconica desolazione del vecchio immenso cantiere che ancora regna sovrano sul delta di Campione nella zona dell’ex opificio. Dopo il fallimento del progetto di riqualificazione urbana iniziato «da Coopsette» nel decennio scorso, le «scorie» di questa utopia che avrebbe dovuto trasformare l’ex borgo operaio nella Portofino del Garda si fanno ancora sentire, gravando inevitabilmente sulle casse dell’amministrazione comunale. «L’impegno di ispezione e controllo di tutta la falesia alle spalle del paese è rimasto accollato al Comune» sottolinea il sindaco Battista Girardi. NELLO SPECIFICO, avranno cadenza annuale i controlli nella zona della frana e in quella antistante il centro velico federale di Univela. Mentre dovranno invece essere biennali al vallo paramassi. Per questo motivo si procederà ad ispezioni con l’ausilio di droni per selezionare e restringere le situazioni che necessitano la successiva verifica dei rocciatori, oltre ovviamente a calate in cordata nei punti più impervi e di difficile accesso, oggetto in passato di interventi di consolidamento contro il rischio di caduta massi. «Verifiche – spiega il sindaco di Tremosine Battista Girardi – che saranno effettuate nel prossimo autunno al termine della stagione turistica». Com’è noto, in occasione dell’intervento di riqualificazione urbana, l’attuatore privato realizzò un compendio di interventi di messa in sicurezza di parte della falesia a ridosso dell’abitato. LA GIGANTESCA frana avvenuta il 19 novembre 2014 sopra il ponte della vecchia Gardesana e l’uscita dell’autosilo comportò poi a carico del Comune una lunga e costosissima serie di interventi a mitigazione del pericolo dissesti. Lavori di «somma urgenza» come movimentazione del materiale crollato, disgaggi pesanti e leggeri con imbragatura delle masse pericolanti ancora presenti in parete e lavori di ripristino della stabilità del versante con la realizzazione di difese passive e la realizzazione di un vallo paramassi a protezione della viabilità e dell’abitato di Campione. Si tratta di opere che comportarono una spesa non indifferente di oltre 1 milione di euro che solamente in parte saranno coperti da finanziamenti regionali e andranno quindi a gravare sulle casse del Comune. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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