Centenaro, la piazza «contesa» ora è un caso

di Alessandro Gatta
Il cuore di Centenaro:  la piazza che si apre di fronte alla chiesa è al centro di una complicata disputa
Il cuore di Centenaro: la piazza che si apre di fronte alla chiesa è al centro di una complicata disputa
Il cuore di Centenaro:  la piazza che si apre di fronte alla chiesa è al centro di una complicata disputa
Il cuore di Centenaro: la piazza che si apre di fronte alla chiesa è al centro di una complicata disputa

Certo la vicenda non ha la portata della secolare diatriba tra Stato e Chiesa, né tanto meno di una discussione per cui c’è bisogno di un avvocato, ma è comunque curiosa la contesa che vede su due diversi fronti, e con due diverse opinioni, da una parte il Comune di Lonato e dall’altra la Diocesi di Verona, in merito alla proprietà di una parte della piazza di Centenaro. UNA PICCOLA superficie, circa un quinto del totale di oltre 4.000 metri quadrati, contesa appunto tra Comune e parrocchia (che fa riferimento alla Diocesi veronese), proprio nelle vicinanze della chiesa. La storia è abbastanza recente, risale a qualche anno fa: all’epoca il Comune aveva acquisito un fabbricato, poi demolito per ampliare la piazza stessa. E quella parte di piazza (ampliata) dovrebbe essere di proprietà pubblica, così dice il municipio, mentre continuerebbe a essere di proprietà ecclesiastica secondo la Diocesi (e la locale parrocchia). Niente di grave o di irreparabile, i rapporti tra gli enti sono comunque limpidissimi: «Da qui a creare un caso ce ne vuole - getta acqua sul fuoco il sindaco Roberto Tardani - . Anzi,posso dire che la questione ormai è quasi conclusa, i chiarimenti sono in corso e stiamo definendo gli ultimi particolari». Nessun caso, quindi, ma c’è qualcuno che indirettamente ne sta pagando le conseguenze: si tratta di Flor Froku, il titolare della pizzeria «Le Campane» che si affaccia proprio sulla piazza (che non a caso si chiama proprio piazza Parrocchiale) e che probabilmente quest’anno non potrà avere i plateatici. Di nazionalità albanese ma in Italia ormai da 20 anni, Froku ha gestito per sei anni una pizzeria a San Pietro, e dallo scorsa estate Le Campane: «Mi trovo bene, questo è un paese meraviglioso in cui la gente è gentilissima, ma non riesco a capire come mai quest’anno non posso avere gli stessi tavolini che ho avuto l’anno scorso - lamenta -. Ho fatto richiesta per occupare 20 metri di una piazza che ne misura 4.000, ovviamente a pagamento e solo per offrire un servizio migliore al cliente. Sono stato in municipio quattro volte, e ogni volta mi è stato detto di no con una motivazione diversa». Motivi di spazio, di sicurezza, il pericolo del passaggio delle auto: «Sono arrivato addirittura a pensare che mi sia stato detto di no perché sono albanese». Su quest’ultima ipotesi il sindaco è categorico: «È una cosa che abbiamo verificato e non è stata comprovata da nessuno, così come nessuno si potrebbe mai permettere di farlo - assicura . La questione del diniego è un’al- tra: stiamo affrontando una situazione particolare, che riguarda appunto la piccola discussione tra Comune ed ente parrocchiale sulla proprietà dello spazio antecedente alla chiesa. Se quest’anno non l’abbiamo concesso è proprio perché è emersa questa problematica. Lo spazio non l’abbiamo dato in attesa che la questione si risolva definitivamente. Nessuno vuole penalizzare le attività». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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