Code sulla Gardesana, «scacco» in 4 mosse

di Luciano Scarpetta
Piazza San Marco a Maderno: ci vorrebbe un sottopasso per i pedoni, con una sottovia peri veicoliLo svincolo nord di Salò: le code fino ai Tormini sono ricorrenti
Piazza San Marco a Maderno: ci vorrebbe un sottopasso per i pedoni, con una sottovia peri veicoliLo svincolo nord di Salò: le code fino ai Tormini sono ricorrenti
Piazza San Marco a Maderno: ci vorrebbe un sottopasso per i pedoni, con una sottovia peri veicoliLo svincolo nord di Salò: le code fino ai Tormini sono ricorrenti
Piazza San Marco a Maderno: ci vorrebbe un sottopasso per i pedoni, con una sottovia peri veicoliLo svincolo nord di Salò: le code fino ai Tormini sono ricorrenti

Aspettando il nuovo tunnel da 70 milioni, che «raddoppierà» la Gardesana fra Gargnano e Tignale, ci sono altri interventi che si possono fare per rendere più scorrevole il traffico sulla 45 Bis.

A SALÒ si tratta di raddoppiare la corsia allo svincolo nord di Salò; a Barbarano realizzare una rotonda per agevolare l’uscita dalla clinica; a Gardone Riviera un sottopasso pedonale sul rettilineo del semaforo nella zona dell’ex distributore; a Maderno un altro sottopasso pedonale fra la piazza e il lago, anche se non si esclude l’eventualità di far passare le auto in galleria.

Questo servirebbe per attenuare i problemi di traffico della Gardesana: una strada rimasta identica ai primi del ‘900 non può sopportare un volume di traffico che si avvicina ai mille veicoli l’ora, a maggior ragione in centri urbani come Toscolano Maderno e Gardone Riviera, tagliati in due dalla 45 bis.

Oltre al nodo nevralgico delle tre anguste gallerie tra Tignale e Gargnano (che saranno appunto affiancate e sostituite da un nuovo tunnel), c’è da fare i conti anche con gli attraversamenti pedonali a Toscolano Maderno e il semaforo di Gardone Riviera, più altre situazioni critiche all’imbocco sulla statale da Villa Barbarano (di fronte all’edicola Niboli Castellini) e l’uscita da Salò verso nord.

Troppi «imbuti» per un’arteria già obsoleta di suo che tiene praticamente in ostaggio la terza realtà turistica italiana: a volte bastano due gocce d’acqua per far comparire d’incanto code chilometriche che arrivano fino all’ingresso in tangenziale.

Per questo motivo ieri mattina l’assessore allo sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, accompagnato dal responsabile di Anas, Dino Vurro, e dal presidente della Comunità montana, Davide Pace, hanno effettuato vari sopralluoghi nei punti critici tra Salò e Toscolano Maderno.

«SONO PROBLEMI che potrebbero essere affrontati con puntualità - ha spiegato l’assessore Parolini - senza soluzioni complicatissime: dal mio punto di vista vorrei che le infrastrutture non fossero di ostacolo al turismo, e confidando nella disponibilità di Anas, l’auspicio è che si possa trovare la soluzione».

Fino a qualche anno fa la questione delle code si poneva solo nei fine settimana, ma ora non manca giorno senza rallentamenti.

«La sfida è interessante - sostiene Dino Vurro di Anas -. I problemi tecnici possano essere risolti senza soluzioni impattanti per il territorio, coniugando costi e fattibilità delle soluzioni progettuali».

Di 7 o 8 milioni di euro il costo complessivo degli interventi da reperire alla direzione generale di Anas. «Potrebbero essere realizzati nel 2019, un po’ prima dell’inizio dei lavori della galleria a nord di Gargnano».

Suggerimenti