Da gennaio precipitazioni
in calo del 74 per cento

Precipitazioni con il contagocce dal cielo bresciano
Precipitazioni con il contagocce dal cielo bresciano
Precipitazioni con il contagocce dal cielo bresciano
Precipitazioni con il contagocce dal cielo bresciano

La scarsità di precipitazioni che perdura dallo scorso autunno sta facendo diventare il 2017 – secondo la Coldiretti di Brescia - uno dei periodi più avari di pioggia dell’ultimo mezzo secolo. Il fenomeno si è accentuato soprattutto dagli anni Duemila in poi, periodo nel quale gli anni siccitosi hanno superato di gran lunga quelli con le precipitazioni superiori alla media storica (2002, 2004, 2009, 2010 e 2014). Nello specifico del bacino gardesano, la quasi totale assenza di copertura nevosa sui rilievi (il deficit di innevamento è del 62,8 per cento in meno rispetto alla media dell’analogo periodo del precedente bienno) non ha garantito in primavera il consueto e sperato apporto idrico che generalmente compensa qualche periodo di scarse precipitazioni. Si deve solo alle azioni preventive concertate da Comunità del Garda e Aipo (l’Azienda Interregionale del fiume Po), concretizzatesi nella drastica riduzione primaverile delle fuoriuscite di acqua verso il mantovano, la parziale tenuta dei livelli in questa prima parte di stagione estiva.

NEL BRESCIANO da gennaio si registra una diminuzione delle precipitazioni intorno al 74% e nel mese di luglio l’acqua continua a cadere col contagocce. Lunedì il totale mensile era fermo a 73 mm. Non va meglio sulla sponda bresciana del lago: secondo i dati forniti da Arpa, dall’1 al 24 luglio sono caduti a Limone 51 mm di pioggia, 85,6 a Tignale, 89,2 a Toscolano Maderno, 105,4 a Gargnano e 52 a Padenghe. L.SCA.

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