«Desenzano Popolare» chiede
le primarie del centrodestra

di Alessandro Gatta
Mauro Parolini e Luigi Cavalieri in mezzo ai membri della lista civica «Desenzano Popolare»
Mauro Parolini e Luigi Cavalieri in mezzo ai membri della lista civica «Desenzano Popolare»
Mauro Parolini e Luigi Cavalieri in mezzo ai membri della lista civica «Desenzano Popolare»
Mauro Parolini e Luigi Cavalieri in mezzo ai membri della lista civica «Desenzano Popolare»

Una coalizione compatta, valori e programmi condivisi e soprattutto le primarie per la scelta del candidato, entro un mese: sono queste le «condizioni» per un’alleanza su vasta scala, alle amministrative di primavera, presentate ieri mattina da Luigi Cavalieri e Mauro Parolini, i frontman della lista civica di «Desenzano Popolare».

Un «laboratorio» di cui si parla da marzo, concretizzato con una prima apparizione pubblica la scorsa estate a cui ha fatto seguito la nascita dell’omonimo gruppo consiliare di minoranza: ora l’ufficialità, con le prime pillole di programma elettorale, il simbolo e qualche nome utile che potrebbe andare a comporre la lista che verrà. Lista civica ma non troppo: l’hanno ricordato in tanti ieri mattina, «Desenzano Popolare» pende dichiaratamente verso il centrodestra. E da quella parte guarda: verso la coalizione composta da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Desenzano Civica, a cui potrebbe aggiungersi la neonata civica di Idee in Comune. «Fare il gioco dei nomi e delle bandierine non serve a nulla - ha spiegato Parolini - Quello di cui ha bisogno il centrodestra è un programma forte, che entri nel merito delle questioni che contano. E per farlo serve una coalizione compatta, con un nome sì condiviso ma scelto dalla gente, appunto con le primarie, perché la politica non è un affare per dilettanti».

Parolini non sarà un candidato a Desenzano: continuerà a fare l’assessore regionale. «A lui l’avevamo pure chiesto - sorride Cavalieri - e questo per ribadire di come ad oggi siamo ancora un cantiere aperto. Ma il nostro obiettivo è uno solo: un governo di centrodestra». Smentite in un sol colpo tutte le voci che davano Desenzano Popolare in cerca di collocazione: «Di centrodestra siamo, di centrodestra saremo», chiosa Cavalieri.

Il programma ufficiale non c’è ancora, ma si parla di democrazia partecipativa, del palazzetto dello sport, della fermata della Tav a San Martino, di una nuova battaglia per il parco dell’idroscalo, perfino un progetto «educativo e formativo» per i profughi. Il gruppo è parecchio numeroso, e non mancano nemmeno i nomi di rilievo: su tutti Marco Polettini, presidente del Consorzio Albergatori, e poi Valentino Marostica (ex assessore), Camilla Grisoni (responsabile desenzanese di Area Popolare-Ncd), Stefano Bianchi (consigliere comunale), Ezio Breda (ex consigliere e segretario della civica Comune Amico, che corse alle elezioni del 2012), Gianfranca Medda degli Amici del Porto Vecchio, perfino Giorgio Fezzardi, storico volto del Psi desenzanese e già attivista del Comitato Civico di Rivoltella.

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