Oltre alla barriera frangiflutti sul delta di Campione, ormai già battezzata il «piccolo Mose», c’è un’altra opera strategica che è destinata ad arrivare a compimento in tempi brevi, entro fine mese, sul vasto territorio di Tremosine. UN’ALTRA BARRIERA, ma situata sulla terraferma: si tratta della «barriera ad alta deformazione energetica» che consentirà di riaprire al transito veicolare la strada comunale della Pertica che collega le frazioni di Vesio e Voiandes di Tremosine, dopo tre mesi dal terrificante incendio boschivo che devastò e isolò l’intera zona, bruciando migliaia di piante e incenerendo anche la sicurezza del transito sulla viabilità locale. L’opera, classificata «di somma urgenza», mitigherà il pericolo di rotolamento a valle di blocchi rocciosi dal versante meridionale del monte Cocca, che minacciano di colpire pericolosamente fino alla strada comunale e successivamente anche sulla Provinciale. Sono anche queste le conseguenze dell’incendio divampato nell’ultima settimana di ferragosto, che ha distrutto ben 95 ettari di vegetazione e reso instabile l’assetto geologico: in assenza di vegetazione sul versante, infatti, i sassi continuano a cadere senza ostacoli sulla strada sottostante. «GRAZIE a un primo immediato contributo della Comunità montana di 30 mila euro è stato possibile effettuare i primi disgaggi con la posa di una rete paramassi provvisoria e la riapertura della Provinciale - spiega il sindaco di Tremosine, Battista Girardi -. In seguito abbiamo ottenuto il finanziamento regionale di 65 mila euro per la messa in sicurezza definitiva di tutto il versante». Con questi fondi si potrà mettere in opera l’intervento definitivo a protezione della viabilità sotto il versante, e tra pochi giorni finalmente la strada della Pertica potrà essere riaperta in tutta sicurezza.