Futuro a 24 carati per la casa di riposo

di Luciano Scarpetta
Lo scheletro della casa di riposo di Formaga:  per la clientela si guarda soprattutto al Nord Europa
Lo scheletro della casa di riposo di Formaga: per la clientela si guarda soprattutto al Nord Europa
Lo scheletro della casa di riposo di Formaga:  per la clientela si guarda soprattutto al Nord Europa
Lo scheletro della casa di riposo di Formaga: per la clientela si guarda soprattutto al Nord Europa

Dopo Villa Archetti di Campione, acquistata dal gruppo Horstmann di Limone, anche a Gargnano una struttura al centro di un’intricata ed estenuante vicenda pare destinata a trovare la propria, definitiva collocazione. Siamo nella frazione collinare di Formaga, dove lo scorso mese di gennaio il fabbricato sorto una dozzina d’anni fa per ospitare una residenza sanitaria (i lavori, iniziati nel 2007, si fermarono nel 2009 per una serie di abusi edilizi in seguito sanati) è stato acquistato all’asta dalla World Diamond Group, società vicentina che si occupa della distribuzione di diamanti e della creazione di collezioni di alta gioielleria. Poco meno di 700mila euro il prezzo per un immobile battuto la prima volta nel 2014 con una base di 5 milioni di euro. Un affare, verrebbe da dire. Per un progetto che già cammina a passo spedito. Dopo l’aggiudicazione infatti i nuovi proprietari non sono rimasti con le mani in mano e hanno fatto capire agli amministratori di Gargnano di voler procedere celermente. Realizzando cosa? «La destinazione non si discosta dai proponimenti iniziali - spiega il sindaco Giovanni Albini - La volontà è quella di creare una Casa di riposo assistita di riabilitazione e convalescenza post operatoria di alto livello, rivolta in particolare alla clientela del Nord Europa intenzionata a rimettersi in forma beneficiando, soprattutto in inverno, del clima mediterraneo del Garda». I PRIMI DIALOGHI sono già stati avviati e formalizzati con la presentazione di un pre-progetto nel quale viene sottolineata la volontà di riammodernare l’estetica esterna dei corpi di fabbrica a standard più gradevoli e funzionali. E proprio in considerazione della volontà di procedere in tempi rapidi, prima della stesura del progetto definitivo, la proprietà ha incontrato la Soprintendenza per illustrare le linee dell’intervento. «Aspettiamo fiduciosi - il commento del sindaco Albini - Non appena sarà pronto il progetto definitivo organizzeremo un incontro pubblico con i cittadini, soprattutto del Montegargnano, per illustrare nel dettaglio l’operazione». Fiducia, quindi, e grandi attese. Legate in primis ai nuovi posti di lavoro (una sessantina i dipendenti che dovrebbero operare nella struttura al servizio di un’ottantina di degenti), ma anche all’ipotesi non tanto remota di un punto ambulatoriale al servizio delle frazioni collinari, convenzionato magari per le cure riabilitative. «Sono proposte che abbiamo avanzato alla proprietà - dice Albini - In definitiva quel qualcosa in più che manca all’entroterra e che auspichiamo possa realizzarsi tra non molto». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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