Garda sempre più British
Negli hotel della Riviera
435 mila pernottamenti

Turisti inglesi: per il Garda bresciano una crescita costante dal 2012
Turisti inglesi: per il Garda bresciano una crescita costante dal 2012
Turisti inglesi: per il Garda bresciano una crescita costante dal 2012
Turisti inglesi: per il Garda bresciano una crescita costante dal 2012

Theresa May a Sirmione e Desenzano: un bel colpo di immagine per il turismo del Garda e della Riviera bresciana in particolare.

MA QUANTO VALE il turismo inglese per il Benaco? Parecchio, per tre motivi. Il primo è che i sudditi di Sua Maestà britannica sono un mercato in crescita, avendo fatto registrare un costante aumento dal 2012, senza mai flessioni nell’ultimo lustro. Il secondo: hanno una buona propensione a spendere e a trattenersi a lungo, con una durata media del soggiorno di oltre 5 notti. Il terzo: i turisti inglesi sono già un segmento importante per il Garda bresciano, al terzo posto dopo tedeschi e olandesi.

Lo dicono le statistiche rilevate dalla Provincia per le ultime annate. In tutto il Bresciano, gli inglesi hanno registrato un +5.4 negli arrivi e un +5,9% nelle presenze (ovvero i pernottamenti) fra il 2013 e il 2014; poi un +12,06% di arrivi e un +8,4% di presenze nel 2015; e ancora un +9,08 di arrivi e un +7,18 di presenze nel 2016. In generale, i turisti inglesi rappresentano il 3,7% degli arrivi e oltre il 5,1% delle presenze del mercato turistico bresciano.

Sul lago di Garda come dato «disaggregato», nella scorsa stagione turistica il Regno Unito si è piazzato al terzo posto con 80.549 arrivi (+4,64%) e ben 435.317 presenze (+ 5,90%). A Sirmione gli inglesi sono addirittura al secondo posto dopo i soli tedeschi, di poco sotto le 100mila presenze, davanti agli olandesi. A Desenzano sono saldamente terzi. Un mercato sicuramente da «coltivare». V.R.

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