Grillo è con Limone: «L’acqua è sacra»

di L.SCA.
Beppe Grillo: ha dedicato un post al caso dell’acquedotto di Limone
Beppe Grillo: ha dedicato un post al caso dell’acquedotto di Limone
Beppe Grillo: ha dedicato un post al caso dell’acquedotto di Limone
Beppe Grillo: ha dedicato un post al caso dell’acquedotto di Limone

La battaglia del sindaco di Limone, Franceschino Risatti, per mantenere l’acquedotto sotto il controllo del Comune, trova un «alleato» d’eccezione: Beppe Grillo. Il fondatore del Movimento 5 Stelle ha dedicato un post sul suo seguitissimo blog alla vicenda che coinvolge il borgo dell’alto Garda nel braccio di ferro contro la sentenza del Consiglio di Stato, che ha imposto al Comune il divieto di gestione in proprio dell’acquedotto e la restituzione entro 60 giorni delle chiavi degli impianti. «Una sacrosanta battaglia», viene definita da Grillo la vicenda che vede contrapposti il sindaco e Acque Bresciane, la società cui è affidata la gestione del servizio per la provincia di Brescia: «Uniamoci più che mai», esorta lo showman, invitando tutti a firmare la petizione indirizzata al Presidente Sergio Mattarella, lanciata una settimana fa dal Comune sul portale change.org, che ad oggi ha quasi 4300 firme. E ancora: «L’esempio di Limone può essere il cavallo di Troia per tutti i Comuni che vogliono tornare ad esercitare il proprio diritto». Una cassa di risonanza di primo piano, dunque, a sostegno della battaglia del piccolo Comune del Garda. Un «endorsement» inatteso, ma neanche troppo, per due motivi: il primo è che l’«acqua pubblica» è da sempre un tema caro ai 5 Stelle, il secondo è che Grillo conosce bene Limone, avendovi trascorso le vacanze almeno tre volte. Ma come finirà? La settimana prossima la Cassazione potrebbe decretare la cessione del controllo ad Acque Bresciane, ma la lotta in Provincia non è solo di Limone e coinvolge 54 Comuni che non intendono cedere il servizio idrico: «Cederlo - sottolinea Franceschino Risatti - per un sindaco vorrebbe dire sgravarsi di responsabilità, ma il popolo vuole che l’acqua sia gestita dall’ente pubblico come un buon padre di famiglia». •

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