Guardia costiera cresce Presto un nuovo presidio anche a Riva del Garda

di L.SCA.
La nuova base di Riva sarà munita con un gommone a chiglia rigida
La nuova base di Riva sarà munita con un gommone a chiglia rigida
La nuova base di Riva sarà munita con un gommone a chiglia rigida
La nuova base di Riva sarà munita con un gommone a chiglia rigida

Ha la metà delle presenze turistiche dei dirimpettai veronesi, ma la riva bresciana del lago ha registrato nel 2018 il doppio degli interventi (42 a 22) effettuati dal Nucleo mezzi navali della Guardia Costiera, di stanza a Salò. STACCATE sulla riva bresciana anche due terzi delle 150 sanzioni elevate, a seguito di 684 controlli per violazione delle norme di navigazione: 104 contro 46 e 0 per i trentini. Questo il dato forse più significativo che emerge dalla riunione tecnica interregionale sulla sicurezza e la navigazione sul lago di Garda, svoltasi ieri mattina nella sede dell’Autorità di Bacino del lago di Garda a Salò. NEL 2018 sono state 1556 le chiamate complessive ricevute, 72 gli interventi e 96 le persone soccorse, 16 le unità recuperate e 10 i decessi, dato però difficilmente contrastabile in quanto dovuto a suicidi, malori durante la balneazione o immersioni subacquee. Alla riunione c’erano i rappresentanti della Guardia Costiera di Salò, guidati dal capitano di vascello Giovanni Stella in rappresentanza della Direzione marittima di Venezia, i rappresentanti regionali di Lombardia, Veneto e Trentino, la comunità del Garda e i dirigenti dell’Autorità di Bacino e Autorità interregionale del bacino del Po. In particolare è stato approvato il protocollo d’intesa del servizio sicurezza naviganti lago di Garda per l’anno 2019, un atto di natura tecnica applicabile per le acque di giurisdizione bresciana, veronese, e anche trentina che consente di far fronte alle emergenze con maggior tempestività. UN NUOVO PRESIDIO, questa la novità, sarà installato a Riva del Garda: è emersa la necessità di poter disporre di un ulteriore mezzo nautico «minore», un gommone performante, in grado di poter essere dispiegato in acqua anche nella parte estrema del lago e con un nuovo presidio estivo con almeno due militari. Andrà ad affiancare gli altri di stanza a Bogliaco di Gargnano, Garda sulla veronese, oltre alla sede di Salò. «Si tratta di un servizio unico in Italia - spiega il segretario generale della Comunità del Garda Pierlucio Ceresa - perché vede il coinvolgimento e la collaborazione di tre livelli governativi: i Comuni, rappresentati dalla Comunità del Garda, le Regioni di Trento, Lombardia e Veneto, e lo Stato rappresentato in questo caso dalla Guardia costiera».

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