Il contratto energia è già finito in black out

di Alessandro Gatta Valentino Rodolfi
Illuminazione a Desenzano: la società privata finisce in liquidazione
Illuminazione a Desenzano: la società privata finisce in liquidazione
Illuminazione a Desenzano: la società privata finisce in liquidazione
Illuminazione a Desenzano: la società privata finisce in liquidazione

Il sindaco è fiducioso e assicura che «Desenzano non resterà al buio». Ma la scossa è così potente che il rischio black out non si può escludere: è infatti finita in liquidazione la società del famoso e discusso «contratto energia», durata 20 anni per un impegno da 32 milioni di euro.

L’accordo con il Comune, sottoscritto dalla precedente Giunta nel 2014, assegnava a un operatore privato, la holding bergamasca Innowatio attraverso la controllata Yousave, la gestione ventennale dell’illuminazione pubblica e l’efficientamento energetico degli edifici comunali.

Ma ora che la holding è in liquidazione volontaria, a Desenzano ci si domanda che fine farà il contratto multimilionario, e soprattutto che fine farà il servizio.

«AL BUIO non resteremo - assicura il sindaco Guido Malinverno -. Il contratto prevede infatti una clausola di salvaguardia che permetterà al Comune, qualunque cosa accada, di tutelare i propri interessi e la continuità dei servizi. Tra l’altro Yousave è la parte sana del gruppo: può trovare compratori o un socio forte. Altrimenti noi saremo liberi di far saltare il contratto».

A rendere ottimista il primo cittadino è una lettera inviata al Comune dalla holding nei giorni scorsi: «In data 8 novembre - scrive la società - l’assemblea straordinaria ha deliberato la messa in liquidazione volontaria di Innowatio, come soluzione più idonea a salvaguardare la continuità delle attività di Yousave, che si è prontamente strutturata con l’obbiettivo di confermare il piano di investimenti e di sviluppo che continuerà negli anni».

RESTA IL FATTO che si tratta di una società controllata di una holding finita in liquidazione, con tutte le incognite che ne conseguono: secondo la stampa bergamasca, Innowatio aveva chiuso il 2016 con un rosso di quasi 12 milioni (a fronte di un 2015 con un utile di 5 milioni), in particolare per i problemi di un’altra controllata, Youtrade, già messa in liquidazione.

Con Desenzano la società ha firmato nel 2014 un accordo ventennale che impegna il Comune per un milione e 600 mila euro l’anno di «bolletta». Il privato si impegnava a investire 2 milioni e 900 mila euro in punti luce e impianti oltre a garantire la manutenzione, l’esercizio e una riduzione dei consumi del 30% grazie alle tecnologie.

Dai critici di allora, il contratto fu definito troppo lungo (20 anni) oneroso per l’ente pubblico e vantaggioso per i privati. Dal gruppo Viva Desenzano partì un esposto alla Corte dei Conti, ma (che si sappia) non ebbe esito.

INTANTO il contratto ha camminato: dal 2014 sono stati sostituiti con Led 6.200 punti luce, per ridurre le emissioni di oltre 400 tonnellate di Co2 all’anno. Si è concluso anche l’efficientamento energetico degli edifici pubblici con un risparmio di 177 tonnellate di Co2 l’anno: il municipio, il liceo Bagatta e l’Auditorium, la palestra e Villa Manenti, la scuola materna di Rivoltella, le scuole di via Michelangelo e via Mazzini.

Ora questa «scossa», che come un elettroshock ha rianimato vecchie polemiche.

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