Il Garda piange Enzo Calì un barman «gentiluomo»

di A.GAT.
Addio al  barman Enzo Calì
Addio al barman Enzo Calì
Addio al  barman Enzo Calì
Addio al barman Enzo Calì

Erano in tanti ieri pomeriggio a San Martino per l’ultimo saluto a Enzo Calì, 73 anni, morto sabato sera dopo aver lottato per un anno e mezzo con una terribile malattia: un pezzo di storia di Desenzano che se ne va, barman conosciuto in tutto il lago di Garda e oltre (aveva lavorato in tantissimi locali, anche a Verona e Milano), apprezzato socio dell’Aibes, l’Associazione italiana barmen e sostenitori. Anche l’Aibes Lombardia si unisce al cordoglio, in particolare il fiduciario Simonetta Cristina Beccia e il vicefiduciario di Brescia Paolo Andreis. Proprio a lui è stato dedicato l’ultimo evento Aibes organizzato in castello a Desenzano. «Uno che ha passato la propria vita al bar», scriveva su Facebook con ironia. Negli ultimi anni era dedito a consulenze professionali per l’apertura di nuovi locali, in passato era stato capo barman all’Orso Poeta di Desenzano, poi al Biblò (ancora a Desenzano), al magnifico Grand Hotel Villa Cortine di Sirmione per molti anni, e ancora direttore del Bengodi di Verona e gestore dello storico Kepos Club di Milano. Di origini siciliane, si era dedicato fin da giovane alla professione e si era affermato sul Garda, dove era diventato padre di due splendide figlie e, nel tempo, anche punto di riferimento e maestro per generazioni di barmen. Tra cocktail speciali e miscelati imperdibili, tutti ricordano la sua eleganza, i suoi modi squisiti, la sua raffinata maestria. La sua ultima perla un piccolo ma prezioso memoriale, pieno di ricordi felici e di consigli sul mestiere che tanto amava, e che l’ha accompagnato per tutta la vita. •

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