Il «Gasparo» al mago-scultore Aime

di SE.ZA.
Lo scultore Angiolino Aime
Lo scultore Angiolino Aime
Lo scultore Angiolino Aime
Lo scultore Angiolino Aime

Oggi pomeriggio, alle 17, nella sala dei Provveditori del palazzo comunale di Salò, lo scultore Angiolino Aime riceverà il Premio Gasparo. La consegna della statuetta, dedicata all’inventore del violino, avviene in occasione della festa del patrono, San Carlo. Il riconoscimento equivale all’Ambrogino d’Oro milanese. Alcuni infatti lo chiamano il Sancarlino. Aime è un personaggio poliedrico. Da ragazzino, ai tempi dell’Avviamento, la scuola di allora, ha inventato il cancellino che, da solo, pulisce la lavagna. È diventato scout, e ha guidato il suo gruppo a Roma, per incontrare il presidente Sandro Pertini, portando una pipa in omaggio. Negli Stati Uniti ha salvato alcune persone che stavano annegando. Illusionista per diletto, ha tenuto numerosi spettacoli, «tagliando» la testa delle persone, bruciando nei bar banconote (messe in una busta) sotto il naso di allibiti clienti, e facendole riapparire integre. Come scultore, nella sua bottega-atelier di piazza Bresciani, ha realizzato numerose opere che hanno preso le strade del mondo. Per rimanere a Salò, ricordiamo la statua della lavandaia, sulla passeggiata, le ninfe al Musa, il leone sulla colonna di piazza Serenissima, il busto dell’inventore del violino sul lungolago e il lavoro in bronzo sotto la torre dell’orologio, che verrà inaugurato oggi, in occasione del taglio del nastro della Fossa. Ha pure salvato dall’abbandono la chiesa sconsacrata di San Zago, restaurandola, e trasformandola nella sua abitazione. Il Gasparo non viene assegnato tutti gli anni. L’ultimo a vincerlo, nel 2017, era stato l’alpino Dino Comini. •

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