Il gelato di
Ciocolat strega
il Gambero Rosso

di Luciano Scarpetta
Andrea Florioli e Carmela Grotta davanti al  laboratorio «stellato»
Andrea Florioli e Carmela Grotta davanti al laboratorio «stellato»
Andrea Florioli e Carmela Grotta davanti al  laboratorio «stellato»
Andrea Florioli e Carmela Grotta davanti al laboratorio «stellato»

Sul Garda è la gelateria «numero uno», tra le migliori della Lombardia e nell’èlite nazionale di coni e coppette: sempre in alto la gelateria «Ciocolat» di Toscolano Maderno, capace per il terzo anno consecutivo di conquistare «Due Coni» nella guida di settore del Gambero Rosso.

IL RICONOSCIMENTO al locale condotto da Carmela Grotta, salernitana, con il marito di Gargnano, Andrea Florioli, acquista ancora più valore se si pensa che solo 43 gelaterie in Italia su 40 mila indirizzi possono vantare i tre coni del massimo punteggio. Nessuno di questi in provincia, e soltanto due le gelaterie bresciane che hanno potuto fregiarsi del ragguardevole riconoscimento dei due coni: Alimento a Brescia città, in via Gallo, e appunto Ciocolat a Toscolano Maderno. Nella prima edizione del 2017, oltre ai «due coni», la Ciocolat aveva guadagnato tra i maestri del brivido anche il premio di «miglior gelateria emergente». Nel 2018 la riconferma e quest’anno, la consacrazione.

«CI HA PREMIATI la scelta di produrre gelato solo per il punto vendita, e non come in passato anche per altre gelaterie - commenta felice Andrea Florioli, impegnato nei lavori di restyling del locale -. Abbiamo privilegiato ancora di più la scelta delle materie prime. Tendenza che verrà accentuata nei prossimi mesi dopo la pausa invernale». Oltre ai classici gelati stagionali, la produzione offre opzioni anche creazioni e abbinamenti meno comuni, come per la pastiera napoletana, l’oro di Sicilia con mandorle variegate e pistacchio di Bronte, o materie prime locali come i limoni di Gargnano. Tra le specialità il gusto frollino, il «tea time» con tè nero e granella di biscotti o il caramello salato. Il segreto? «Nessuno in particolare - spiega Carmela Grotta ex studentessa di Cast alimenti, oggi docente del corso di alta formazione per gelatiere dopo essere stata a Sirmione, a Padova, a Londra, sempre per gestire attività e acquisire esperienza -: dopo anni di cura maniacale per le materie prime e la lavorazione, con il laboratorio praticamente a vista sul retro del banco di vendita, il nostro punto di forza è il feeling che si è creato con i nostri clienti. Ormai si fidano di noi e il fattore umano è la base per il nostro gelato».

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