Il Giappone si inchina davanti
all’antica limonaia del Castèl

di Luciano Scarpetta
Il sindaco di Limone, Franceschino Risatti, con gli ospiti giapponesiI limoni: l’oro dell’alto GardaLo scambio di doni in municipio
Il sindaco di Limone, Franceschino Risatti, con gli ospiti giapponesiI limoni: l’oro dell’alto GardaLo scambio di doni in municipio
Il sindaco di Limone, Franceschino Risatti, con gli ospiti giapponesiI limoni: l’oro dell’alto GardaLo scambio di doni in municipio
Il sindaco di Limone, Franceschino Risatti, con gli ospiti giapponesiI limoni: l’oro dell’alto GardaLo scambio di doni in municipio

Ieri mattina Limone ha ospitato Yuko Hiratani, sindaco della città giapponese di Onomichi Setoda nella Prefettura di Hiroshima, giunto in visita alle magnifiche limonaie alto gardesane, accompagnato da una delegazione nipponica per approfondire la tradizione delle «mele d’oro» benacensi.

Un «gemellaggio» nel segno degli agrumi, perchè anche la città nipponica ha una tradizione speciale nella coltiuvazione dei limoni. «Un paio d’anni fa - racconta il sindaco Franceschino Risatti - il console generale d’Italia in Giappone, Marco Lombardi, era in vacanza a Limone, e in quell’occasione assaggiò un semplice ma gustoso dessert delle ricette dei nostri nonni: fette sottili di limone condite con zucchero di canna e olio d’oliva del Garda».

Proprio per questo motivo, quando il sindaco giapponese di Onomichi ha chiesto un luogo dove poter visitare le coltivazioni di limone in Italia, l’ambasciatore non ha esitato nell’indicare il Garda.

GALEOTTO fu il «carpaccio» di limone: quel dessert offerto al Console ha dato vita a frutti nuovi e imprevedibili.

La delegazione giapponese accompagnata da Enio Meneghelli, marketing executive degli Aeroporti del Garda, è stata ricevuta con i dovuti onori in Municipio e dopo il cerimoniale delle presentazioni e lo scambio dei doni, condotta in una visita guidata dall’esperto Franco Usardi alla settecentesca limonaia del Castèl.

«L’ASPETTO che ha colpito maggiormente la delegazione giapponese - spiega il sindaco Franceschino Risatti - è quello delle coperture invernali in legno per proteggere le piante dal freddo: un’idea che li ha conquistati».

È un accorgimento, la «chiusura» invernale delle serre, opportuna in quanto il Garda è la zona più a nord del mondo dove si coltivano i limoni. Se sul lago la tradizione fonda le sue radici con l’avvento nel 1200 dei frati francescani a Gargnano, sulle due isole giapponesi di Setoda la coltivazione è iniziata verso la metà del 1800 e ora raggiunge il 75% dell’intera produzione nazionale. Grazie a una temperatura media annuale di 15,6° e coltivazioni prive fi pesticidi, le due piccole isole sono balzate al primo posto della produzione di limoni in Giappone.

Suggerimenti