Il giudice: «Carrozza e Ferrari ineleggibili»

di Maria Lisa Piaterra
L’assessore Mauro CarrozzaL’ex sindaco Maurizio Ferrari
L’assessore Mauro CarrozzaL’ex sindaco Maurizio Ferrari
L’assessore Mauro CarrozzaL’ex sindaco Maurizio Ferrari
L’assessore Mauro CarrozzaL’ex sindaco Maurizio Ferrari

La Corte d’Appello di Brescia ha confermato l’ineleggibilità dei consiglieri comunali di Sirmione, Maurizio Ferrari e Mauro Carrozza, elementi chiave dell’Amministrazione guidata da Alessandro Mattinzoli in quanto entrambi ricoprono anche la carica di assessori.

LA SENTENZA resa nota ieri ha confermato il verdetto del primo grado di giudizio, una «tegola» pesante per la giunta comunale e per il futuro della maggioranza di centrodestra: secondo i giudici, Carrozza e Ferrari non potevano essere eletti in consiglio comunale e non possono mantenere la carica elettiva. Resteranno assessori? Si vedrà.

Due anni fa, il 9 ottobre 2014, una sentenza del Tribunale di Brescia sul ricorso presentato dall’ex assessore Giordano Signori, aveva infatti dichiarato decaduti i due consiglieri per la sussistenza delle cause di ineleggibilità in base all’articolo 60 del Testo unico degli Enti Locali.

Il Tribunale aveva infatti stabilito che entrambi, al momento delle elezioni amministrative del maggio 2014, non fossero eleggibili in quanto ricoprivano cariche pubbliche all’interno di realtà partecipate dal Comune. Maurizio Ferrari era infatti amministratore unico della Ge.pa, mentre Mauro Carrozza sedeva nel consiglio di amministrazione della Sirmione Servizi.

La sentenza fu sospesa in seguito alla decisione dei diretti interessati di presentare ricorso. Ieri, dopo quasi un anno dall’ultima udienza, è stata resa nota la sentenza che rigetta il ricorso e argomenta in 35 pagine la mancanza dei requisiti di eleggibilità da parte dei due consiglieri che ora, potrebbero ancora decidere di ricorrere in Cassazione, anche se di fatto l’ipotesi pare esclusa: «Personalmente ritengo che due gradi di giudizio in una vicenda come questa - ha spiegato il sindaco Alessandro Mattinzoli - siano sufficienti. Ribadisco che entrambi si erano candidati in assoluta buona fede, considerato anche il fatto che nel precedente mandato altri due consiglieri si trovavano nella stessa condizione. Le sentenze – ha aggiunto – vanno rispettate anche se si tratta di una sentenza interpretativa della norma».

E ADESSO? Se non verrà percorsa, come pare, la strada del ricorso al terzo grado di giudizio, non appena la sentenza verrà notificata, il sindaco convocherà un consiglio comunale per procedere alla surroga dei due consiglieri, il cui posto verrà occupato dai primi due dei non eletti, ovvero il leghista Massimo Wilde e Luca Brentegani.

Sull’ipotesi che Ferrari e Carrozza possano rimanere in Giunta come assessori esterni ancora nessuna conferma. «Sarà necessario ridiscutere la situazione all’interno della maggioranza - ha concluso il primo cittadino -: la scelta che verrà fatta sarà comunque la più adeguata a garantire la buona amministrazione del paese».

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