Il killer delle palme fa paura
Sul Garda mille piante malate

di Luciano Scarpetta
Palme rovinato dalla «larva killer»: sul Garda sono già un migliaio
Palme rovinato dalla «larva killer»: sul Garda sono già un migliaio
Palme rovinato dalla «larva killer»: sul Garda sono già un migliaio
Palme rovinato dalla «larva killer»: sul Garda sono già un migliaio

Sul Garda è emergenza palme: sono ormai un migliaio le palme morte negli ultimi tre anni a causa di un nuovo parassita arrivato dalle foreste brasiliane, la Paysandisia archon. Interi giardini sono già devastati: palme appassite con risultati estetici sconcertanti, irrimediabilmente deteriorate dalle larve.

«I PRIMI CASI di morte improvvisa delle palme gardesane sono stati segnalati a Maderno, Padenghe e Bogliaco già nel 2013 – spiega l’agronomo bresciano Fiorenzo Pandini -. Si pensava al famoso punteruolo rosso, ma ben presto gli esperti hanno riconosciuto la presenza di un altro insetto: la Paysandisia archon, comunemente chiamata grande tignola». Il killer è la larva di una bellissima farfalla proveniente dalla giungla amazzonica, avvistata in Italia per la prima volta a Salerno nel 2002: «Sulla Gardesana la mortalità ha interessato quasi sempre le palme del genere Chamaerops e Trachycarpus e oggi conta quasi mille casi tra Padenghe a Toscolano».

In che modo avviene il contagio? «La femmina depone un centinaio di uova distribuendole su 10-20 palme diverse, quindi una sola femmina può infestare un intero parco. Poi le uova - spiega l’agronomo - schiudono in 2 settimane e subito dopo la nascita le larve penetrano lo stipite rodendone le foglie».

Rimedi? «Le comuni irrorazioni insetticide sono inefficaci. La difesa richiede una precisa diagnosi perché le palme soffrono anche altri parassiti - spiega Pandini -. Per questo motivo gli agronomi bresciani hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione per attivare i controlli fitosanitari e sopprimere i focolai esistenti. La cura richiede speciali iniezioni insetticide nella pianta e applicazioni nel suolo con palo iniettore. Le possibilità di risanamento e recupero delle palme infestate ci sono, ma risulta necessario utilizzare l’insetticida specifico con mezzi adeguati.

L’appello è a segnalare tutti i casi per circoscrivere l’epidemia: «La negligenza è vietata per per legge - ammonisce Pandini - perché la lotta alla tignola della palma è prescritta da un decreto ministeriale, in recepimento della direttiva comunitaria».

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