Il maxi-depuratore
del Garda sta cercando
«casa» a Lonato

di Roberto Darra Valentino Rodolfi
Il depuratore di Visano: era stato scelto per trattare i reflui del Garda, ma il Comune ha detto «no»
Il depuratore di Visano: era stato scelto per trattare i reflui del Garda, ma il Comune ha detto «no»
Il depuratore di Visano: era stato scelto per trattare i reflui del Garda, ma il Comune ha detto «no»
Il depuratore di Visano: era stato scelto per trattare i reflui del Garda, ma il Comune ha detto «no»

Il nuovo grande depuratore del Garda, per il trattamento finale dei reflui fognari di quasi tutta la sponda bresciana, si potrebbe dunque fare a Lonato: il progetto parla di Visano, ma il Comune della Bassa dice di non voler mettere a disposizione il proprio impianto. Se così sarà, scatterà il «Piano B», che localizza il depuratore a Lonato.

MA A LONATO DOVE? Non si sbilancia nemmeno Mario Bocchio, ex sindaco di Lonato, che oggi è presidente di Garda Uno, azienda che realizzerà e gestirà l’impianto.

«Quella di collocare le vasche a Visano - spiega Bocchio - è tra le ipotesi progettuali quella più logica perchè vi è già presente un vecchio impianto di depurazione, che ovviamente dovrà essere rimodulato. In alternativa, altre due opzioni possibili sono Carpenedolo e Lonato».

Indizi sul dove? «Il progetto deve trovare un adeguato corpo recettore sul territorio, un corso d’acqua che riceva i reflui trattati, come è oggi il Mincio per il depuratore di Peschiera o il Chiese per Visano. Prematuro azzardare località diverse, aspetto che sarà esaminato solo se dovesse tramontare concretamente la sede di Visano, in accordo con le Amministrazioni e la popolazione residente».

Lonato da parte sua presenta sul territorio la rete di canali del Consorzio di Bonifica del Chiese e la Roggia Lonata, che si diparte dal fiume Chiese in località Cantrina di Bedizzole. Il canale Roggia Lonata e le sue derivazioni attraversano i comuni di Montichiari, Calcinato, Lonato e l’alto mantovano, scorrendo ai piedi delle colline moreniche, raccoglie le acque di precipitazione di un bacino idrografico di ben 35 kmq.

«Francamente - conclude Bocchio - il problema attuale non è stabilire se il nuovo grande depuratore del Garda sarà realizzato a Visano o a Lonato. La priorità è recuperare altre risorse finanziarie. I 100 milioni impegnati dal governo sono una buona notizia, ma ne serviranno almeno altri 120 ed è questa la priorità adesso. Poi il depuratore da qualche parte si farà»

Ma proprio sui 100 milioni, stanziamento annunciato un mese fa dal sottosegretario Luca Lotti e confermato come sicuro dal deputato del Pd Guido Galperti, si è accesa ieri una scaramuccia con i deputati del Movimento 5 Stelle Alberti, Cominardi, Crimi, Sorial e Basilio.

«NON C’È TRACCIA di quei soldi - affermano - nè in Gazzetta Ufficiale nè nelle delibere del Cipe: non esistono da nessuna parte. Chiediamo a Galperti di dimostrare lo stanziamento o rettificare le dichiarazioni». Colpo di scena?

Di vero c’è che, come riferito da Galperti l’altroieri, la Gazzetta Ufficiale del 14 Novembre ha pubblicato la delibera 25 del Cipe, che riporta in allegato lo stanziamento complessivo di 598 milioni di euro per le depurazioni.

«All’interno di quello stanziamento nazionale di 598 milioni- ha chiarito ieri Galperti - il progetto per il Garda è stato inserito dal Ministero per l’Ambiente tra quelli da finanziare, nella proporzione da me riferita, tra 80 e 100 milioni. Per questo l’Unità di missione del Ministero sta collaborando a concludere la progettazione definitiva. Ma i colleghi 5 Stelle sanno bene che prima di un progetto esecutivo i soldi non possono essere materialmente erogati: li inviterei a collaborare invece di sollevare dubbi».

Suggerimenti