È ufficialmente aperto e scadrà il prossimo 6 febbraio il bando di gara per la realizzazione della palestra polifunzionale di Sirmione, attivando la formula el «leasing in costruendo» .
Nel dettaglio si tratta di un partenariato pubblico-privato che prevede la progettazione, il finanziamento, la realizzazione e la manutenzione per un periodo di 20 anni del nuovo palazzetto polifunzionale, che sorgerà a Lugana in via Mazzarona a potenziamento del centro sportivo esistente. Dalla redazione del progetto esecutivo, la ditta appaltatrice avrà tempo un anno per realizzarlo.
CIRCA 3 MILIONI e 200mila euro il valore stimato dell’opera, leggermente superiore a quanto inizialmente previsto, al fine di accogliere una serie di suggerimenti migliorativi dal punto di vista ambientale proposti, tra gli altri, anche dalla commissione sport del Comune, come confermato dal sindaco Alessandro Mattinzoli nell’annunciare l’operazione.
«L’incremento dei costi . ha spiegato il primo cittadino - è conseguente una maggiore attenzione ad accorgimenti che possano limitare il disturbo acustico e il contenimento dei consumi energetici».
Per il resto le linee guida del progetto, pensato per ridurre al minimo l’impatto ambientale della struttura, restano quelle presentate la scorsa primavera agli addetti ai lavori, tra cui si contano le numerose società sportive presenti sul territorio.
SULLA CARTA il nuovo edificio avrà una pianta rettangolare di 50 metri per 32 con un’altezza massima fuori terra di poco più di sei metri. In tutto si svilupperà su di un’altezza di 10 metri, di cui quattro interrati.
La struttura accoglierà due campi da gioco regolamentari per la pallavolo e la pallacanestro, oltre a una palestra di circa 145 metri quadrati da destinare ad altre attività ginniche. Sono inoltre previste alcune sale dove le associazioni sportive potranno riunirsi per programmare la propria attività. Una sezione sarà appositamente dedicata al pubblico. In tutto potranno essere ospitati 350 spettatori sugli spalti, con spazi e servizi a loro riservati. L’atrio e i percorsi per il pubblico saranno autonomi rispetto a quelli destinati agli atleti, in modo tale da consentire un rapido sfollamento dell’edificio.
Ora si cerca il «partner» per costruirlo.