Il premio Palladio bresciano
va a Giordano Bruno Guerri

Guerri, al centro, premiato dalla Confraternita del Groppello
Guerri, al centro, premiato dalla Confraternita del Groppello
Guerri, al centro, premiato dalla Confraternita del Groppello
Guerri, al centro, premiato dalla Confraternita del Groppello

Dopo l'industriale Attilio Camozzi, l'enologo Mattia Vezzola e il regista Franco Piavoli, è stato Giordano Bruno Guerri, scrittore, giornalista, storico e direttore generale del Vittoriale di Gabriele D’Annunzio, a ritirare il premio Palladio al Grand Hotel di Gardone Riviera.

Il riconoscimento viene attribuito ogni anno dalla Confraternita del Groppello, presieduta da Massimo Claudio Piergentili. La giuria è stata integrata da Alessandro Luzzago, del Consorzio Riviera del Garda classico, Luca Formentini (Lugana) e Giovanna Prandini (Strada dei vini e sapori del lago).

«Guerri è stato stregato dalla bellezza del nostro ambiente. Guidando il Vittoriale e il MuSa di Salò, ha dato nuovi impulsi al turismo e alla cultura», ha detto Piergentili, consegnando una scultura di Fabio Lombardi.

A tale proposito sono stati coinvolti i ragazzi dell’Accademia delle Arti di Brescia Santa Giulia, che fanno capo al corso del maestro Agostino Ghilardi. I giovani hanno creato opere in creta capaci di richiamare i valori dell’amicizia e della solidarietà. Alla fine gli esperti ha scelto il lavoro di Lombardi. S.Z.

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