Il raduno dei Comboniani
nella patria di san Daniele

di Luciano Scarpetta

Dopo il «G4» dei vescovi delle Diocesi che gravitano attorno al lago di Garda, svoltosi nel giugno scorso e ispirato dall’enciclica di Papa Francesco «Laudato Sì» sull’ecologia e uno sviluppo sostenibile per l’ambiente, Limone tra pochi giorni ospiterà nuovamente un altro appuntamento di rilievo che riporterà sul lago numerosi vescovi da tutto il mondo.

In occasione dei 150 anni dell’Istituto Comboniano, ispirato alla figura del limonese san Daniele Comboni, dal 17 al 20 settembre si svolgerà nel borgo alto gardesano il raduno dei vescovi missionari comboniani.

«Saranno oltre una ventina i religiosi provenienti da ogni angolo del mondo - anticipa l’amministrazione comunale, che collabora all’organizzazione dell’evento - per celebrare l’anniversario della fondazione del loro Istituto fondato dal limonese san Daniele Comboni nel 1867».

Domenica verrà celebrata nella chiesa parrocchiale di san Benedetto la messa solenne in onore del Santo con la partecipazione di tutti i vescovi. Al termine della cerimonia religiosa verrà offerto del Comune un rinfresco di benvenuto sul sagrato della chiesa. Mercoledì 20 invece, alle 20 nella sala congressi, i vescovi comboniani racconteranno al pubblico le loro esperienze.

Il fondatore dell’Istituto Daniele Comboni nacque a Limone nel 1831 scoprendo la sua vocazione al sacerdozio durante gli studi a Verone nell’’Istituto fondato da don Nicola Mazza.

Fu proprio qui, di ritorno dai primi viaggi missionari in Africa che nel 1867 decise di fondare l’Istituto per le missioni della Nigrizia che presto si diffuse in altre parti d’Italia e dell’Europa, si estese a parecchi stati africani, penetrò l’America per raggiungere poi l’Estremo Oriente. Nacque così «un movimento mondiale per rendere gli africani ed altri popoli, tra i più poveri e abbandonati, protagonisti del loro futuro sociale, economico, politico e religioso».

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