È imminente l’avvio dei lavori di sistemazione di una parte dell’ex Casinò di Gardone Riviera. Riguarderanno l’ex cinema: si tratta della grande sala a doppia altezza e del loggione al primo piano. L’obiettivo è di trasformarla in uno spazio per eventi culturali. L’Impresa Generali Costruzioni di Toscolano si è aggiudicata la gara di appalto indetta dal Comune per 168 mila euro. Termine di esecuzione: 72 settimane. Delle 15 aziende invitate, soprattutto bresciane (oltre a una mantovana, una trentina e tre milanesi), hanno risposto in sette. L’impianto idro-termo-sanitario verrà realizzato dalla Climagest di Brescia per 85 mila euro. Appena 3 delle 11 ditte invitate, tutte bresciane a esclusione di una romana, hanno accettato di partecipare alla gara. Durata dei lavori: 60 settimane. Il progetto esecutivo, approvato dalla giunta comunale lo scorso mese di novembre, è stato predisposto dall’architetto Roberto Baga, per un importo complessivo di 530 mila euro. Ultimata questa tranche, si prevede di spendere altri 475 mila euro per l’allestimento della sala polivalente, destinata a convegni, manifestazioni ed eventi culturali. L’ex Casinò, di proprietà del municipio, è stato chiuso il 24 novembre 2004, la notte del terremoto. Dopo i lavori di consolidamento statico, ha riaperto l'area adibita a ristorante, gestito da un privato. Più recentemente anche il Consorzio Garda Lombardia, che raggruppa enti pubblici e operatori economici della riviera bresciana del lago, ha trovato sede, trasferendosi da Villa di Gargnano. Progettato dall’architetto Heinrich Schafer, lo stesso di Villa Alba, nativo della Ruhr, e da Cesare Comencini, con la supervisione del milanese Beniamino Serri, il Casinò fu costruito nel 1909, e ampliato due anni dopo. Ha funzionato a lungo come «Kursaal», locale pubblico destinato all'intrattenimento di una clientela che giungeva sul lago per le cure. Da settembre a maggio si tenevano varie manifestazioni: conferenze, concerti pomeridiani, spettacoli, veglioni, secondo il modello dei luoghi di vacanza mitteleuropei. Al primo piano funzionava la sala da gioco chiusa con un provvedimento fascista; riaperta nel '45, per soli otto mesi, sotto l'amministrazione militare alleata. • S.Z.